Tennistavolo, il Reggio Emilia Ferval a motore piacentino decolla in A1 maschile

reggio emilia ferval

Tennistavolo: il consiglio federale Fitet ha deliberato il salto di categoria per il Reggio Emilia Ferval dove militano i magiostrini Crotti e Ziliani e il castellano Ferrini. Prima della sosta forzata del Coronavirus, la squadra era in testa al girone A di A2 maschile quando mancavano tre giornate al termine

Una grande gioia in un periodo così particolare e difficile come quello della pandemia-Coronavirus. La maglia è quella reggiana, ma anche lo sport piacentino può regalarsi un sorriso grazie al verdetto sportivo che ha interessato il Tennistavolo Reggio Emilia Ferval dove militano tre atleti piacentini su quattro nella prima squadra.

Nella giornata di martedì, infatti, il consiglio federale della Federazione italiana tennistavolo (Fitet)  ha decretato conclusa la stagione 2019-2020, che al momento della sospensione vedeva Reggio in testa nel girone A di A2 maschile. Tutto questo quando mancavano tre giornate al termine e con i reggiani a +3 su Cagliari, grande rivale che avrebbe provato il ribaltone anche con lo scontro diretto dell’ultimo turno in terra sarda.  La Fitet ha deciso di tenere valide le promozioni (anzi portandole da una a due) e così il Tennistavolo Reggio Emilia Ferval ottiene il diritto a calcare il massimo palcoscenico dopo il suo ventunesimo anno consecutivo di serie A.

Nove vittorie, un pareggio e una sola sconfitta per diciannove punti su ventidue. Questi i numeri di una stagione trionfale di una macchina dal forte motore piacentino. Accanto al mantovano Damiano Seretti, infatti, compongono la squadra i magiostrini Mattia Crotti (al primo anno a Reggio provenendo dal Tennistavolo Cortemaggiore) e Luca Ziliani e il castellano Stefano Ferrini, entrambi al quarto anno alla corte del presidente Paolo Munarini.

Le dichiarazioni del classe 1982 Mattia Crotti, che in carriera ha vinto tre scudetti e che è uno dei migliori interpreti di questo sport in Italia

“In primis ho avuto la fortuna di aver trovato dopo un po’ di anni una società nella figura del presidente Paolo Munarini che ti apprezza, ti valorizza, ti vuole bene, fa di tutto per farti star bene e ti  rende felice che giochi per loro e sei con loro. Paolo lo conoscevo poco, questi mesi sono bastati per dire che è diventato un amico, un padre sportivo, sempre presente e pronto ad aiutarti. Questo è molto importante per un’atleta. Così, una persona rende meglio nel suo lavoro, visto che per me questo lo è. Lo ringrazio per questa possibilità di rimettermi in gioco; sapevo di poter stare a questi livelli, ma servono le motivazioni per farlo e le trovi se hai dietro una società e un presidente che ti fanno sentire la sua vicinanza.

Mi piace giocare per qualcuno e qualcosa, ci deve essere un obiettivo comune e io mi ci calo al 100% ,qualunque esso sia. All’inizio questa promozione non era preventivata, pian piano tra noi è nato quell’affiatamento necessario che ci ha portato a vincere il campionato. Peccato non averlo potuto fare sul campo dopo l’ultima giornata, ce lo saremmo meritati dopo un anno cosi. Ringrazio tutti i miei compagni, sempre positivi con me: siamo sempre stati uniti nelle vittorie, nel pareggio e nell’unica sconfitta. Con Ziliani e Ferrini ci conoscevamo da tempo e c’era già affiatamento, che poi è nato anche con Seretti e questo ci ha portato a vincere. Eravamo più squadra rispetto a Cagliari”.

Stefano Ferrini, classe 1990 di Fontana Pradosa, è il capitano della squadra

“Con l’innesto di Damiano Seretti a inizio settembre, sapevamo di essere diventati competitivi e di poter puntare a fare un’ottima stagione. È stata un’annata quasi perfetta segnata da un unica sconfitta contro la rivale Cagliari e poi purtroppo troncata a 3 giornate dalla fine dall’emergenza Covid-19. Mi sarebbe piaciuto poter concludere la cavalcata verso la massima serie, ciò nonostante sono molto contento e orgoglioso di aver conquistato per la prima volta in carriera l’ A1.

Da capitano sono felice del gruppo che si è creato, unito dentro e fuori dal campo, credo che questo ci abbia dato una marcia in più il verso le nostre rivali. Volevo ringraziare inoltre la società e il pubblico sempre presenti. Un grande grazie va al presidente Paolo Munarini, che ci ha affiancato e supportato in tutta la stagione. Un ultimo ringraziamento va al Tennistavolo Cortemaggiore. Anche quest’anno ha permesso a me, Mattia e Luca di poterci allenare con loro”.

Infine, Luca Ziliani, classe 1982 di Cortemaggiore

Il nostro sport è spesso visto e interpretato come individuale. Come ritengo da tempo, essere squadra nel tennistavolo significa avere punti in più a fine anno e questa convinzione si è rafforzata quest’anno dove per la prima volta in quasi 30 anni di carriera ho potuto festeggiare la promozione in A1. Per me una gioia grandissima pur avendo giocato una sola partita in campionato. Cagliari si è rivelata superiore nell’unico scontro diretto giocato, noi siamo stati più bravi nella “gara di regolarità”, grazie a un grande gruppo che in un ambiente speciale come Reggio Emilia ha le migliori condizioni per esprimersi. In questo sodalizio si può essere giocatori e uomini con il sorriso e questo vale ancora di più delle vittorie”.

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