Recuperate quattro preziose statue rubate nel 1996 dalla chiesa di San Lazzaro

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Nel 2019, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Bologna hanno impresso maggiore impulso all’attività preventiva, incrementando, rispetto all’anno precedente, le verifiche sulla sicurezza anticrimine di musei – biblioteche e archivi (+ 25%), i controlli e la vigilanza in particolare alle aree archeologiche (+84,6%), a quelle tutelate da vincoli paesaggistici e monumentali (+101%), nonché a mercati e fiere antiquariali (+8,3%) dell’intera regione. Oltre 1478 sono stati i beni controllati nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando TPC di Roma: si tratta, principalmente, di opere d’arte poste in vendita da privati attraverso case d’aste o siti internet e collezioni di reperti di interesse archeologico.

Recuperate quattro statue piacentine

In particolare si evidenzia il recupero di quattro statue in marmo, trafugate tra il 20 e il 21 dicembre 1996 dalla Chiesa di San Lazzaro e San Vincenzo De’ Paoli di Piacenza, in via Emilia Parmense.

Fondamentali gli accertamenti effettuati nella Banca Dati dei Beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Comando Carabinieri TPC e le conseguenti indagini condotte dal Nucleo TPC di Bologna. A coordinare l’inchiesta è stata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Piacenza. E’ emerso che le quattro statue presentate all’Ufficio Esportazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Firenze, per il rilascio dell’attestato di libera circolazione, risultavano parziale provento del furto (facenti parte di un complesso di ben sei sculture) consumato da ignoti ai danni del suindicato luogo di culto ben 23 anni prima.

A realizzare queste importanti opere scultoree, nel 1753, fu Don Giovanni Antonio Cybei, scultore carrarese che a metà del ‘700 fu attivo anche per la corte borbonica di Parma. L’originale gruppo scultoreo, posto ad ornamento del Mausoleo del Cardinale Giulio Alberoni, comprendeva le statue allegoriche della Fortezza, della Prudenza, della Fede e della Carità, nonché due angeli reggi fiaccola, lo stemma ed il ritratto del defunto.

Nei prossimi mesi i beni torneranno alla chiesa da cui provengono.

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Ritratto di Signora

Infine, tra la fine del 2019 e l’inizio di quest’anno, il Nucleo TPC di Bologna, delegato dalla Procura della Repubblica piacentina, si è impegnato, unitamente alla Squadra Mobile della Questura di Piacenza, nella complessa attività di indagine finalizzata ad acclarare le circostanze connesse al rinvenimento del dipinto “Ritratto di Signora” di Gustav KLIMT.

Il rinvenimento è avvenuto a Piacenza il 10 dicembre 2019, e provento del furto commesso nel mese di febbraio 1997 ai danni della Galleria RICCI ODDI di Piacenza. Sono poi proseguite ulteriori attività tecniche con l’ausilio di personale specializzato del Reparto Carabinieri Investigazione Scientifiche di Parma.

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