Il pieno di entusiasmo nell’animo rossoblu generato dalla striscia di tre successi consecutivi, miglior avvio di sempre dell’Assigeco Piacenza nel campionato di A2 Old Wild West, viene messo duramente alla prova nell’appuntamento di domenica al “PalaCarrara”, casa della Giorgio Tesi Group Pistoia (palla a due alle 18).
Gara difficile dal punto di vista tecnico e pure da battiti del cuore accelerati per chi “sente” l’aria toscana della sfida, come Lorenzo Querci, cresciuto nel settore giovanile pistoiese e protagonista la scorsa stagione di A2, e Gabriele Grazzini, vice di coach Salieri.
«Provo molta emozione: sono nato e cresciuto a Montecatini, quindi per certi versi sarà un po’ rivivere i vecchi derby. Le tante amicizie e la stima reciproca maturata nel tempo con il basket pistoiese renderanno la sfida molto particolare: in tutti questi anni ho frequentato spesso il PalaCarrara per partite o allenamenti, ed è stato proprio qui che, fra gli altri, notai un Querci sedicenne e già pronto “a tentare il salto”. E infine, lasciamelo dire: buttare di nascosto un occhio in tribuna e rivedere i miei genitori è ciò che conta veramente».
«Affrontare Pistoia regala emozioni particolari perché per diverse stagioni è stata “casa mia”: è bello tornare sul parquet del “PalaCarrara. Ci aspetta sicuro una partita impegnativa che si prospetta di alto livello fisico, viste le caratteristiche degli avversari. Servirà grande intensità e, soprattutto, la capacità di gestire i ritmi di gioco oltre alla determinazione nel cercare di limitare i punti di forza di Pistoia. Saccaggi è un sicuro riferimento così come Wheatle; dovremo stare anche attenti a Della Rosa e Magro, ottimo centro. Dalla panchina escono ragazzi come Riismaa e Del Chiaro in grado di dare un buon contributo».
«Dopo Biella, altro palazzetto storico e “caldo”. Sarà una difficoltà in più per una squadra, la nostra, che è ancora in rodaggio per i continui acciacchi. Pistoia schiera punti di riferimento diversi rispetto alle avversarie precedenti. Sarà davvero stimolante, anche per la bravura di coach Brienza. La striscia vincente genera entusiasmo e può essere di stimolo, anche perché i ragazzi sono consapevoli di tre vittorie difficili, meritate e conseguenza della dedizione che tutti applichiamo in settimana. Cavalcheremo questo stato d’animo, affrontando una nuova partita con umiltà e fiducia».
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