Milleduecento progetti, molti dei quali una novità assoluta, 25,4 milioni di euro di risorse proprie erogate e altri 4 milioni e più convogliati da partner istituzionali su obiettivi comuni, arrivando a circa 30 milioni a favore della collettività. Sono alcuni dei numeri dell’attività svolta dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano dal 2021 a oggi. A tracciare il bilancio, in occasione dell’incontro Attivazioni di futuro. 4 anni di progetti per la comunità e il territorio, che si è svolto oggi al secondo piano di XNL Piacenza, è stato Roberto Reggi, eletto alla presidenza della Fondazione il 31 maggio 2021.
«Abbiamo avviato questo incontro sulle note delle ragazze e dei ragazzi di CinqueQuarti, l’ensemble di giovanissimi artisti che si è costituito grazie ai laboratori didattici che abbiamo sostenuto con il bando “Dalla classe all’orchestra” – sottolinea il presidente Reggi – . È un esempio di come i progetti riescano a crescere e ampliarsi, contribuendo a migliorare una comunità. La governance con cui ho avuto l’onore di condividere questi quattro anni ha cercato di sostenere al meglio il welfare, la didattica innovativa, la ricerca e la cultura, consapevoli di quanto un ente come il nostro possa contribuire a fare la differenza sul territorio. I miei personali ringraziamenti vanno alla squadra del Consiglio d’Amministrazione, al Consiglio Generale, alle Commissioni e all’intero staff. Sono certo che la Fondazione continuerà a “creare comunità” anche nelle sfide che impone il futuro, che ora è tutto da costruire».
L’incontro era organizzato anche per ragionare insieme sulle sfide che attendono le fondazioni bancarie e, in generale, istituzioni, enti e realtà impegnate nel supporto delle comunità. Un tema affrontato dall’ospite d’onore dell’evento, Giovanni Azzone, presidente di Fondazione Cariplo e di Acri, l’Associazione che riunisce a livello nazionale Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa.
«Le Fondazioni bancarie erogano ogni anno un po’ più di un miliardo di euro, circa tre quarti del Terzo Settore è finanziato da una Fondazione – ha sottolineato il presidente Acri Giovanni Azzone nel corso del suo intervento -. È una grande responsabilità, per chi nei diversi ruoli si trova a dover scegliere i progetti che arrivano e non può sostenerli tutti, per forza di cose. Noi dobbiamo aiutare a creare sviluppo e valore condiviso, e fare in modo che le risorse vadano a intervenire sulle disuguaglianze». Qual è il ruolo delle Fondazioni? Secondo il presidente Azzone, il primo è avere competenze professionali, poi una conoscenza della comunità, ma anche la credibilità. «Da presidente di Acri – ha concluso – aggiungo il coordinamento tra fondazioni. Attraverso progetti di sistema, nazionali, ma anche lo scambio reciproco di esperienze, buone prassi e competenze tra enti».
Al termine di questo mandato, la situazione patrimoniale della Fondazione di Piacenza e Vigevano appare estremamente positiva. Nel 2024 Il patrimonio netto è passato dai 374,6 milioni del 2021 ai 386,541 milioni. Il rendimento lordo degli investimenti è salito al 4,74% (4,19% quattro anni prima). Inoltre, grazie all’incremento del valore di mercato del portafoglio finanziario (400 milioni di euro) – incremento pari a circa il 5% nel 2024 – si è consolidato ulteriormente il valore reale del patrimonio della Fondazione.
I valori positivi sono la conseguenza di una politica di investimento accurata. Tra i punti chiave, la predisposizione di un’asset allocation strategica: un documento guida che, a partire dagli obiettivi della Fondazione, stabilisce come distribuire il patrimonio tra le diverse tipologie di investimento, tenendo conto del portafoglio nel suo insieme e dei possibili scenari futuri. Parallelamente, come risposta tattica all’improvviso aumento dei tassi d’interesse, la Fondazione ha aumentato gradualmente gli investimenti “illiquidi”, fondi di Private Equity e Private Debt con rendimenti più elevati e maggiore stabilità. Altro fattore determinante: sono state identificate e smobilizzate risorse che erano ferme e poco produttive, reinvestendole in portafogli obbligazionari selezionati con attenzione.
Le erogazioni sul territorio, da risorse proprie, nel corso del mandato sono state pari a 25,4 milioni di euro: una cifra che negli anni ha avuto un progressivo aumento, passando dai 4,86 milioni del 2021 ai 7,68 milioni del 2024. Con queste risorse si sono potuti realizzare a Piacenza e a Vigevano circa 1200 progetti, il cui valore complessivo è pari a circa 100 milioni di euro: si parla di un “effetto leva” di circa 3,9 punti.
Da segnalare anche il coinvolgimento di partner istituzionali, che ha consentito di convogliare in questi anni circa 4,5 milioni di euro su obiettivi comuni, portando le risorse per il territorio a 30 milioni di euro. Un focus particolare meritano i bandi, avviati per la prima volta nel 2022: da allora ne sono stati promossi 17, compreso l’ultimissimo Bando CerS per lo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili e solidali, avviato solo alcuni giorni fa. Grazie ai 14 Bandi già conclusi è stato fornito supporto a 124 progetti, prevalentemente in ambito welfare, ricerca ed educazione.
Nel corso dell’incontro a XNL hanno preso la parola, per testimoniare la loro esperienza, anche alcuni protagonisti dei progetti sostenuti in questi quattro anni. Una piccola selezione rappresentativa di quelli che sono stati i temi cruciali: il welfare all’insegna dell’inclusione promosso dal Bando Autonomie, testimoniato da Alessandra Tibollo, vicepresidente Kairòs e pedagogista, in rappresentanza di una grande rete(Kairos, Casa del Fanciullo, Le Nuvole, L’Ippogrifo, Protezione della Giovane, Dalla parte dei bambini, CIPM Emilia, Winner mestieri, Comune di Piacenza, Asp città di Piacenza) con il progetto “Vola Jonathan” per neo-maggiorenni che hanno vissuto nelle case protette.
A seguire Manuela Barbieri, direttrice tecnica della cooperativa sociale Unicoop per il progetto “Restare in Rete” (sostenuto dal Bando Anziani) che con Unicoop, Auroradomus e Coopselios ha coinvolto quarantadue comuni della provincia di Piacenza per una risposta integrata e coordinata ai bisogni degli anziani in termini di assistenza domiciliare. Paolo Calestani, sindaco di Morfasso, ha fatto il punto di alcuni progetti pensati per sostenere i territori di montagna, come il Giardino Sensoriale al centro Filoss, e il servizio infermieristico destinato alla struttura per anziani “Soggiorno Santa Franca”.
Infine, focus sul tema delle nuove generazioni con il modello YouthBank che unisce filantropia, imprenditorialità e protagonismo giovanile e che è stato raccontato dai suoi rappresentanti, Aicha Moudani e Edoardo Montenet. L’incontro si è concluso con un brindisi solidale.
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