Qualità dell’aria in Emilia Romagna nel 2023 i valori medi annuali delle polveri, PM10 e PM2.5, risultano ampiamente entro i limiti di legge. Per la prima volta, è rispettato il numero di giorni con superamento del valore limite giornaliero di PM10 in tutte le stazioni tranne una.
Il limite sulla media annuale di NO2 è superato in una sola stazione e non ci sono stati superamenti del valore limite orario. I livelli di concentrazione di ozono e il numero di superamenti delle soglie continuano a non rispettare gli obiettivi previsti dalla legge.
Nei limiti biossido di zolfo, benzene e monossido di carbonio. Nel 2023 in Emilia-Romagna i livelli misurati dalla rete regionale della qualità dell’aria mostrano per quasi tutti gli inquinanti concentrazioni medie inferiori a quelle osservate nell’ultimo quinquennio, in parte a causa di condizioni meteo-climatiche frequentemente anomale.
Per quanto riguarda il PM10 da più di un decennio non si registrano superamenti del valore limite annuale di PM10 (40 µg/m3) in nessuna stazione della regione e nel 2023 i valori medi annui sono risultati inferiori rispetto agli anni precedenti.
Per il primo anno il valore limite giornaliero è superato per un numero di giorni non superiore a quello ammesso dalla norma in tutte le stazioni della regione tranne una. Il massimo numero di superamenti, pari a 36, è registrato nella stazione di Ferrara – Isonzo, in tutte le altre il numero di superamenti è rimasto entro i 35 giorni. Tuttavia, considerato che hanno avuto luogo alcuni episodi di trasporto di polveri su lunghe distanze, è in corso la valutazione di questi contributi al fine di eventualmente procedere allo scorporo degli stessi, come consentito dalla normativa.
La media annuale di PM2.5 nel 2023 è stata inferiore ovunque al valore limite della normativa (25 μg/m3), con valori inferiori ai cinque anni precedenti.
Per quanto riguarda la media annuale di biossido di azoto (NO2), il valore limite annuale di 40 µg/m3 è rispettato in tutte le stazioni ad eccezione di Bologna – Porta San Felice; in questo sito sono misurati nei mesi di maggio, giugno e luglio livelli elevati, probabilmente dovuti alle complessa situazione generata dalle esondazioni del torrente Ravone. In nessuna stazione si è avuto il superamento del valore limite orario (200 µg/m3).
Riguardo l’ozono le concentrazioni rilevate e il numero di superamenti delle soglie continuano a non rispettare gli obiettivi previsti dalla legge. In regione persistono ancora condizioni critiche per quanto riguarda questo inquinante, la cui presenza risulta ancora significativa in gran parte delle aree suburbane e rurali in condizioni estive. Le criticità si sono manifestate più avanti nell’anno rispetto a quanto avvenuto nel 2022, ma si sono protratte sino a metà ottobre. Diffuso è ancora il superamento dell’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana; tuttavia oltre la metà delle stazioni ha registrato un numero di superamenti consistentemente inferiore nel 2023, rispetto a quelli del 2022.
I valori degli altri inquinanti (biossido di zolfo, benzene e monossido di carbonio) sono rimasti entro i limiti di legge in tutte le stazioni di rilevamento.
Nettamente critica Legambiente Piacenza sui dati pubblicati e sulla loro indicizzazione rispetto ai dati fortemente consigliati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
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