I punti di vista di Andrea Amorini passano in rassegna la prestazione del Piacenza calcio contro la Virtus Verona (0-0). Un pari che muove la classifica (-9 dal Padova capolista) e che, come spesso succede, lascia l’amaro in bocca. Il Piacenza ci ha provato, questo è da riconoscere alla truppa di Franz, però non ha quasi mai tirato in porta. Vincere così è molto difficile.
L’analisi dell’esperto di Radio Sound
Il bicchiere è mezzo vuoto. Questa è la valutazione del pari di Verona, che ci ha mostrato un Piacenza in palla dal punto di vista dell’intensità e della corsa ma con evidenti limiti offensivi. In questo momento la squadra ha tanto possesso di palla, ma fa troppo fatica a creare occasioni. I biancorossi sono troppo leggibili nei movimenti e non riescono mai a creare superiorità numerica.
Chi è l’unico che riesce? Sestu! Però quando l’ex Chievo va per mettere il pallone, l’area rimane completamente sguarnita se diamo per scontato Paponi.
L’emblema è l’azione finale: Sestu va sul fondo, mette un pallone delizioso in area, ma non trova nessun compagno pronto a ricevere.
La soluzione
Per segnare quando giochi in questo modo la ricetta è semplice: i centrocampisti devono entrare senza palla per aiutare la punta. Se questo non viene fatto, fare gol diventa un’impresa impossibile.
Gli impegni all’orizzonte
Ora siamo ad un bivio. Gubbio, Fano ed Imolese sono le prossime tre avversarie, e per sperare di poter lottare fino alla fine occorrono tre vittorie. Sei squadre davanti e 9 punti da recuperare sul Padova obbligano il Piacenza ha esultare tre volte. Se questo non arriverà, il recupero diventerà obiettivamente quasi impossibile.
L’analisi video di Andrea Amorini
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