È scientificamente provato che i “punti di vista” di Andrea Amorini siano la lettura preferita da ogni tifoso del Piacenza Calcio.
Due partite consecutive convincenti e i risultati, ovviamente, arrivano. Era dall’inizio del campionato che, secondo me, non succedeva, e il Piacenza ottiene la seconda vittoria in trasferta dopo tanto tempo, esattamente la terza di campionato, in quel di Fiorenzuola. Una vittoria meritata e sofferta, frutto di un inizio complicato, con una mezz’ora difficile in cui il Piacenza non riusciva a gestire il pallone per vie centrali e finiva per calciare palloni alti che puntualmente non si riuscivano a controllare e a pulire.
Piano piano, la squadra è riuscita a trovare l’uomo libero in mezzo, giocando palla a terra; di conseguenza, la maggiore qualità della squadra ha alzato la qualità offensiva creando occasioni. La prima è capitata a Palma sul finire del primo tempo, dando i primi segnali di una squadra che cominciava a carburare. Nella ripresa, subito la rete di D’Agostino al 7’, che con un sinistro molto preciso riusciva a portare i biancorossi in vantaggio.
Da lì in poi, qualità e tante occasioni sbagliate che avrebbero potuto permettere ai biancorossi di portare a casa la vittoria con maggiore serenità. Rossini conferma la difesa vista contro il Ravenna, con Iob (ancora una volta eccellente), Somma e Zucchini. In mezzo, Andreoli al posto di Corradi infortunato e davanti D’Agostino, con Castelli preferito a Recino per il suo importante contributo anche nella fase di non possesso. L’avevamo detto più volte: aspettiamo che rientrino giocatori importanti in mezzo e questa squadra cambierà volto.
È così che sta succedendo, anche se ancora Andreoli deve crescere e Muhic lo stiamo vedendo per pochi minuti, quindi facciamo fatica a valutarlo. Continuo a pensare che Palma sia più un play rispetto a Tentoni e che quest’ultimo sia più un interno e capace di inserirsi senza palla, ma capisco perfettamente Rossini, che considera Tentoni più importante nel suo modo di costruire una squadra per una presenza determinante e fisica come perno centrale in fase di non possesso.
Questa squadra non potrà che crescere in fiducia, in condizione e, di conseguenza, in qualità di gioco e, dopo aver allungato sulla zona calda, si divertiranno a diventare la squadra che darà fastidio a tutte quelle che hanno l’obiettivo di vincere il girone. Questo nel futuro, ma ora pensiamo al Tuttocuio per una partita che realmente può dare la spinta decisiva.
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