
È scientificamente provato che i “punti di vista” di Andrea Amorini siano la lettura preferita da ogni tifoso del Piacenza Calcio.
L’analisi dell’esperto di Radio Sound
Vincere ci avrebbe permesso di fare un allungo decisivo nell’ottica di quell’obiettivo decisamente ridimensionato in corsa durante la stagione che è quello di salvarsi evitando il rischio play out. Invece la mia preoccupazione di domenica se “questo” Piacenza con cosi tanti assenti potesse essere sufficiente per poter vincere questo scontro diretto si è dimostrata molto realistica.
E la risposta è ovviamente no. Quando una squadra in una gara cosi importante segna dopo pochi minuti e prende il gol del pari nell’azione successiva su una palla in cui Ruiz non salta di testo ed il resto della difesa non si alza per andare a contrastare il giocatore che riceve il pallone i segnali sono quelli di una squadra che merita ovviamente questa posizione di classifica.
Ed il fatto che alla fine il San Marino pareggia nell’unico tiro in porta della partita è un aggravante non è minimamente un alibi perché chiaramente questi sono i limiti della squadra.
Un Piacenza colmo di assenze
Rossini propone un nuovo 4-3-1-2 figlio del fatto di non avere alternative in difesa e anche del fatto di voler creare un squadra più offensiva. In panchina l’unico cambio “over” è Bachini visto che Somma è li solo per onor di firma. Pronti via dopo una buona occasione di Muhic in crescita rispetto ad altre uscite arriva la rete di D’Agostino bravo a trovare la porta dopo una deviazione di testa di Santarpia. Non passano neanche 120 secondi e c’è il pari nell’azione già descritta. Hai 82 minuti per vincerla, ma hai tanto possesso palla e crei anche buone occasioni con D’Agostino, Muhic, Recino e Bachini ma alla fine questa squadra ha storicamente dimostrato che per segnare gol deve crearne molto di più e molto più clamorose.
Un altro infortunio nelle file dei biancorossi
Durante la partita si ferma anche Palma per una botta subita al ginocchio che speriamo non possa aggiungerlo alla lista degli infortunati. Polenghi e gli altri soci in tribuna speravano in un esordio più fortunato della nuova società ma sappiamo che quest’anno arrivare alla fine senza rischi sarà un’impresa, termine che percepisco molto forte, ma che penso reale.
I punti di vista di Amorini in formato video
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