“Come associazioni e comitati che hanno creduto e credono ancora nel ruolo fondamentale della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica della città esprimiamo un profondo disagio e delusione per la risposta dell’amministrazione all’appello per la partecipazione al PUG di Piacenza”. Così inizia la nota firmata da una serie di associazioni.
Nella fattispecie:
- ACLI Piacenza
- FATe PC (Fondo Ambiente e Territorio PC)
- Italia Nostra Sezione di Piacenza
- La cura del bosco ETS
- Legambiente Piacenza (circolo Emilio Politi)
- VeloLento
- Comitato Parco delle Mura
- Comitato Verde e Salute (ex orti di via Campesio e campo di via Morigi)
- Comitato Amici della Pertite
- Comitato VeggiolettaComitato “Tutto per S.Antonio e il suo campone”
La nota
Il disagio nasce dalla totale chiusura alle istanze portate dall’appello e dai toni usati nel comunicato nei confronti di realtà associative e Comitati che non solo da anni collaborano attivamente con l’Amministrazione su molti temi con spirito costruttivo ma soprattutto hanno accompagnato il percorso “partecipativo” del PUG pur ravvisandone le criticità, non facendo mancare mai né la propria presenza a tutti gli eventi e visite organizzate, nè forme di collaborazione attiva, come accaduto nei laboratori di Quartiere lo scorso anno ed al Bilancio Partecipato in corso ora, nella certezza che prima o poi ci fosse anche il necessario confronto partecipativo da tutti auspicato.
Affermare che queste realtà intendono dettare, pro-domo propria, il PUG all’amministrazione, è testimonianza di non aver afferrato lo spirito dell’appello, ma lasciatecelo dire, soprattutto poco rispettoso nei confronti dei tantissimi cittadini ed elettori che da queste realtà vengono rappresentati. Ci saremmo aspettati un diverso ritorno da questa Amministrazione che si è sempre detta attenta alla partecipazione dei suoi cittadini.
L’elenco delle cose fatte e descritte dall’amministrazione è la stessa da noi dettagliatamente rilevata nell’appello ma, come nello stesso evidenziato, non sufficienti a rappresentare una vera partecipazione in contradditorio della cittadinanza. Nessuno ha preteso un PUG scritto sotto dettatura anzi, si è chiesto esattamente il contrario, un Piano frutto di un confronto vero sia sui temi sia sulle aree della città tra Amministrazione e cittadini e tra vari portatori di interessi, di incontri con amministratori e tecnici come reali interlocutori e non solo come uditori, di visite a beni dismessi, assolutamente positive , ma non certo sufficienti ad esaudire la domanda di conoscenza dei contenuti del PUG e dell’idea di fondo dell’Amministrazione, che di fatto rimane sconosciuta.
Una delusione accennavamo che deriva in primis proprio dal concetto di partecipazione che l’Amministrazione ha espresso con il comunicato, vista purtroppo come mera informazione ai cittadini, effettuata essenzialmente attraverso un enorme mole di documenti tecnici da leggere sul sito del Comune, senza possibilità di interloquire con i tecnici comunali
Tante informazioni, mai sistematizzate, organizzate e condotte ad una sintesi da portare a conoscenza della città per permettere a tutti, chiunque lo volesse, di capire e conoscere l’idea di fondo che l’Amministrazione ha del futuro sviluppo dal punto di vista ambientale, economico e sociale di Piacenza. Tutto questo con un grande assente, l’ascolto reale dei cittadini.
Anche là dove ci sono stati momenti di ascolto, come i laboratori guidati, in specifico quello iniziale del 25 febbraio 2023 e quello all’interno dei laboratori di quartiere il 7 giugno 2023 in Piazza Cavalli, è mancata la restituzione ai cittadini di quanto discusso e soprattutto di quanto recepito dall’Amministrazione al fine della redazione del PUG, così come è totalmente mancata fino ad oggi la raccolta delle audizioni dei portatori di interesse effettuati dalla Commissione Consigliare 2 per presentarle alla città e metterle a disposizione dei cittadini .
Quello che non è partecipazione è certamente assumere il PUG a fine luglio, in fretta, con la dovuta“gentile concessione” di esprimere le osservazioni da settembre e fissando gli ultimi due incontri, soprattutto quello importantissimo, dovuto per legge, della presentazione del PUG alla città da parte dei tecnici di piano, in pieno periodo di ferie dei piacentini.
Sarebbe altrettanto “doveroso”, a nostro parere, per il bene della città, rinviare l’assunzione del piano per permettere, nell’autunno, di effettuare quegli incontri di confronto sui temi e sulle aree della città non effettuati fino ad oggi e che la città chiede.
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