Pubblica sicurezza, “Quindici militari stanno iniziando il loro servizio in città, ma non possiamo dimenticare le necessità della Questura e le difficoltà numeriche delle altre forze dell’ordine che operano sul territorio”.
Andrea Fossati, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, indica così l’iniziativa di tutta la maggioranza, che ha presentato a Palazzo Mercanti una risoluzione in materia di sicurezza. “Il recente mancato arrivo di rinforzi – spiega Fossati a nome di tutto il centrosinistra –alla questura di Piacenza ha rappresentato una pessima notizia per la città. Il nuovo piano di assegnazione del personale del ruolo ordinario degli agenti presso le questure italiane, da parte del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, non ha premiato Piacenza. Il carico di lavoro degli agenti, in strada e in ufficio, è aumentato negli ultimi anni. Il calo dei reati commessi nel territorio Piacentino è solo una faccia della medaglia: la realtà è più complessa, tra questioni di ordine pubblico, di burocrazia legata ai richiedenti asilo e casi di violenze e codici rossi”.
Il sindaco Katia Tarasconi aveva chiesto, nelle scorse settimane, la presenza dei militari nella zona della stazione ferroviaria, per garantire un presidio in più per i nostri cittadini. Richiesta poi accolta dal Ministero dell’Interno.
“Inoltre – aggiunge il capogruppo Fossati – l’Amministrazione sta facendo il possibile per aumentare il numero di agenti di polizia locale e per il potenziamento della videosorveglianza. Ora la battaglia, per la maggioranza, deve proseguire, sempre in vista della “Legge di Bilancio”. «Purtroppo, guardando alla Regione Emilia-Romagna, il Ministero dell’Interno ha premiato altre realtà: Con il “piano questure 2023” arriveranno 20 poliziotti in più a Bologna, 15 a Modena e 10 a Parma. Piacenza presenta una situazione simile a quella dei nostri corregionali, ma stando a questi numeri, c’è ben poco da festeggiare per il nostro territorio”.
Nel dispositivo, quindi, la maggioranza invita la Giunta a “sollecitare i ministeri competenti al fine di garantire adeguate risorse umane ed economiche e tecnologiche per tutte le forze dell’ordine presenti nella città e lo stesso dicasi per quanto riguarda i progetti di prevenzione della criminalità, integrazione sociale e sostegno contro l’isolamento e il disagio sociale”. L’invito riguarda non solo la sicurezza in senso stretto, ma anche la prevenzione. Si legge infatti nella risoluzione anche la richiesta di “garantire la continuità e l’implementazione delle progettualità legate all’aggregazione giovanile, in sinergia con enti del terzo settore e realtà già impegnate sul nostro territorio in modo virtuoso”.
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