Si terrà lunedì 24 giugno, alle ore 17.30, presso lo spazio espositivo al piano terra della biblioteca Passerini Landi, l’inaugurazione della mostra di fotografie storiche “Proteggo la protesta”, organizzata da Amnesty International per ricordare i diritti acquisiti grazie alle grandi manifestazioni del passato.
Lanciata nel 2022, la campagna “Proteggo la protesta” ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione sull’importanza delle proteste pacifiche come motore di cambiamento sociale e tutela dei diritti umani e di promuovere il diritto delle persone a manifestare liberamente e pacificamente, secondo quanto sancito dall’art. 17 della Costituzione Italiana. Grazie alle foto storiche esposte, che riportano immagini legate alle proteste studentesche e operaie, alle manifestazioni promosse in occasione dei referendum per il divorzio e l’aborto, i global pride, vengono ricordati i diritti acquisiti grazie alle iniziative e alle forme di protesta portate avanti dalle persone che si sono impegnate e attivate.
“Negli ultimi anni – si legge nelle note redatte da Amnesty a margine della mostra – abbiamo assistito ad alcune delle più grandi mobilitazioni da decenni a questa parte: Black Lives Matter, MeToo, i movimenti contro i cambiamenti climatici hanno ispirato milioni di persone a scendere in strada per chiedere giustizia per le persone discriminate su base etnica e per l’uguaglianza, i mezzi di sostentamento, la giustizia climatica, la fine della violenza e della discriminazione di genere. Ovunque, le persone si sono mobilitate contro la violenza e gli omicidi della polizia, la repressione di stato e l’oppressione.
Quasi senza eccezione, la risposta delle autorità statali a questa ondata di proteste di massa è ostruttiva, repressiva e spesso violenta. Invece di creare le condizioni per esercitare il diritto di protesta, i governi stanno ricorrendo a misure ancora più estreme per stroncarlo. Ecco perché Amnesty International ha deciso di lanciare questa campagna. La campagna globale “Proteggo la protesta” intende sfidare gli attacchi internazionali e diffusi alla protesta pacifica, supportando le e i manifestanti pacifici e sostenendo le cause dei movimenti sociali che spingono al cambiamento per la realizzazione dei diritti umani. Il nostro obiettivo è che tutte le persone possano intraprendere azioni pacifiche e far sentire la propria voce, in sicurezza e senza ripercussioni”. La mostra rimarrà aperta al pubblico sino a venerdì 19 luglio.
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