Prostituzione e figli riconosciuti illegalmente, cinque a processo. Tutto è partito da una giovane albansese, attirata in Italia dal fidanzato in Italia e poi costretta a prostituirsi. La ragazza, di 24 anni, ha però trovato il coraggio di denunciare i propri aguzzini. La giovane albanese è incappata in un controllo della polizia locale e ha deciso di chiedere aiuto agli agenti. Gli inquirenti hanno collocato la ragazza in una struttura protetta, lontano dal fidanzato 26enne che l’aveva trascinata in Italia con l’inganno. Per mesi la giovane ha dovuto prostituirsi per poi cedere gran parte dei guadagni al compagno e a un’altra prostituta 35enne, di fatto una maitresse.
In questo periodo, la 24enne avrebbe anche avuto un figlio dal fidanzato. Dopo aver partorito, la 35enne ha costretto la neomamma a prostuirsi ugualmente: il bimbo era affidato a una seconda donna, non ancora identificata.
La 35enne e il 26enne, secondo la ricostruzione, avrebbero pagato un uomo per riconoscere il piccolo: l’obiettivo era rendere il figlio della 24enne italiano a tutti gli effetti. La 35enne aveva adottato lo stesso stratagemma in passato per il proprio figlio. Gli indagati sono cinque e devono rispondere a vario titolo di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, e alterazione di stato. Per loro è stato chiesto il rinvio a giudizio.
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