Avrebbero costretto con l’inganno un’amica a prostituirsi. E’ l’accusa di cui devono rispondere un 20enne e un 19enne piacentini. La vicenda è ancora tutta da chiarire; ma pare che alla base di questa drammatica vicenda ci sia un giro di bugie con cui i due avrebbero convinto la ragazza, 19enne, a prostituirsi in strada, a volte fissando appuntamenti coi clienti in alcuni alberghi della città.
Secondo le indagini, il 20enne avrebbe conosciuto la giovane raccontandole una vicenda turbolenta e drammatica; avrebbe spiegato di essere un militare e di essere stato assegnato a una pericolosa missione in Iraq.
Di fronte al pericolo avrebbe deciso di disertare e per questo motivo era ricercato dall’esercito italiano. Aveva bisogno di cambiare identità ma per i documenti avrebbe dovuto pagare circa 180 mila euro. La 19enne, vendendo il proprio corpo, avrebbe avuto la possibilità di aiutare il ragazzo di cui pare si fosse innamorata.
La vicenda, come detto, è al vaglio degli inquirenti ma le prove raccolte finora hanno portato all’arresto dei due ragazzi: devono rispondere di riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione.
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