Proroga per le Associazioni No Profit: Il Nuovo Regime IVA Slitta al 2026

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Podcast realizzato dal commercialista Dott. Gianluigi Boselli con la collaborazione delle Ragioniere Michela Boiko e Giulia Ghirardotti.

Una notizia importante per le associazioni no profit: l’obbligo di adeguarsi al nuovo regime di esenzione IVA, originariamente previsto per il 1° gennaio 2025, è stato prorogato al 2026 grazie al Decreto Milleproroghe. Questa decisione offre un anno in più per adattarsi alle nuove normative fiscali e gestionali.

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L’obbligo di esenzione IVA per le associazioni no profit

Il nuovo regime di esenzione IVA deriva da un’armonizzazione a livello comunitario e avrebbe richiesto alle associazioni no profit di:

  • Aprire una Partita IVA.
  • Adeguarsi a una serie di adempimenti amministrativi, tra cui la fatturazione elettronica, le registrazioni contabili e le liquidazioni IVA periodiche.

Questo passaggio avrebbe interessato realtà come associazioni sportive dilettantistiche (ASD), associazioni culturali e altre entità del terzo settore, costringendole a cambiare radicalmente la gestione fiscale.

La proroga al 2026

Grazie al Decreto Milleproroghe e al comunicato del Consiglio dei Ministri del 9 dicembre, l’entrata in vigore del nuovo regime è stata posticipata al 1° gennaio 2026. Questa proroga rappresenta una “boccata d’ossigeno” per migliaia di associazioni, permettendo loro di affrontare il cambiamento in modo più graduale e consapevole.

Opzioni per semplificare gli adempimenti

Con il rinvio al 2026, le associazioni possono valutare le seguenti opzioni per gestire i nuovi obblighi fiscali:

  1. Regime speciale ex Legge 398/1991
    Questo regime consente di determinare le imposte su base forfettaria, riducendo notevolmente gli adempimenti rispetto al regime IVA ordinario. È una soluzione particolarmente vantaggiosa per ASD e SSD di piccole dimensioni.
  2. Dispensa dagli adempimenti (articolo 36-bis, DPR 633/1972)
    Questa alternativa, meno diffusa ma comunque utile, consente di evitare l’emissione di fatture per prestazioni esenti, semplificando la gestione fiscale.

Un esempio pratico: il problema delle fatture elettroniche

Per molte associazioni, uno degli aspetti più complicati è rappresentato dalla fatturazione elettronica. Pensiamo a un’ASD con 100 associati che pagano una quota mensile: questo significherebbe emettere 100 fatture ogni mese, con un aggravio amministrativo significativo. Le opzioni disponibili aiutano a evitare queste difficoltà, rendendo la gestione più snella.

La proroga al 2026 permette agli enti associativi di adeguarsi con maggiore tranquillità. È fondamentale utilizzare questo tempo per valutare le alternative e adottare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

Auguriamo a tutti un Buon Natale e buone feste!

Commercialista di fiducia

Riascolta in Podcast tutte le puntate del consueto appuntamento con il dottor Gianluigi Boselli, commercialista di fiducia. In onda su Radio Sound ogni mercoledì ore 11.30 e in podcast in questa sezione.

Podcast Commercialista di fiducia

Dr. Gianluigi Boselli

Via Manfredi Giuseppe, 23 – 29122 Piacenza (PC)
Tel 0523 453120

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