Sono 325, i cittadini che dal 13 marzo scorso (data di avvio dell’iniziativa) al 30 aprile hanno usufruito del servizio “Pronto Spesa Comune”; servizio attivato dall’Amministrazione in collaborazione con Unione Commercianti e Confesercenti per fornire la consegna gratuita, a domicilio, di generi di prima necessità alle persone anziane o impossibilitate a uscire a causa dell’emergenza sanitaria. Persone che non possano appoggiarsi a familiari o conoscenti.
Alta adesione di esercenti e volontari
All’iniziativa hanno aderito 53 esercizi per la vendita di prodotti alimentari; ma anche 7 aziende agricole e 16 cartolerie. Il tutto con consegne effettuate in alcuni casi dagli stessi operatori commerciali e grazie al prezioso supporto del volontariato; in prima linea Croce Rossa, Agesci ed EMERGENCY, che ha potuto contare sull’affiancamento del Gruppo Attivo di Solidarietà dal Basso (GASB).
“Questo progetto – sottolineano gli assessori Federica Sgorbati e Jonathan Papamarenghi, che ne hanno seguito in prima persona la realizzazione – è il frutto di un lavoro di squadra condiviso con il sindaco Patrizia Barbieri. Il primo cittadino, nonostante la quarantena forzata, ha tenuto costantemente monitorato le fasi di realizzazione; con i colleghi di giunta, in particolare Elena Baio e Stefano Cavalli, nonché con le tante realtà commerciali e del volontariato che hanno reso possibile questa iniziativa senza oneri aggiuntivi per i cittadini.
Il servizio continua
Nel corso delle settimane, grazie anche alla disponibilità del personale comunale desideroso di dare un aiuto, abbiamo attivato ben cinque postazioni per rispondere al numero unico 0523-492737, in funzione dalle 9 alle 12 dal lunedì al sabato. Mediamente, le persone in quarantena hanno richiesto il servizio un paio di volte nel periodo di necessario isolamento; ma con alcuni utenti si è creato un rapporto di fiducia che, dalla metà di marzo ad oggi, li ha portati a effettuare oltre dieci chiamate”. L’elenco dei negozi di vicinato e punti vendita della grande distribuzione aderenti è consultabile, costantemente aggiornato, all’indirizzo www.comune.piacenza.it/prontospesa .
“Il servizio proseguirà – aggiungono il vice sindaco Baio e l’assessore Cavalli – sino a quando ve ne sarà l’esigenza; per assicurare un sostegno fondamentale a coloro che, per patologie legate al Coronavirus o ad altri problemi di salute, non possono provvedere direttamente agli acquisti. Un ringraziamento sentito va a tutti gli esercenti e realtà commerciali che hanno voluto essere parte di questo progetto; nonché alle associazioni di categoria che hanno immediatamente accolto la nostra proposta”.
La consegna dei prodotti viene espletata in giornata, compatibilmente con le disponibilità, gratuitamente e nel pieno rispetto delle normative di sicurezza, seguendo le indicazioni fornite dalla Protezione Civile.
“Senza l’apporto insostituibile e l’impegno costante del volontariato non avremmo potuto concretizzare questo strumento di supporto alle persone in condizioni di fragilità o affette da problemi di salute. Dal 13 marzo ad oggi, complessivamente, sono state consegnate 589 spese alimentari; un contributo concreto e di basilare importanza per dare assistenza e tutelare la sicurezza della nostra comunità”.
Il mondo del volontariato
“Se dovessi descrivere l’esperienza del Pronto Spesa con tre parole sarebbero: gioia, gratitudine e disponibilità. Gioia negli occhi di volontari e utenti, gratitudine nell’avere la possibilità di poter aiutare e farsi aiutare; e infine disponibilità da parte di tutte le componenti della “macchina del pronto Spesa”, dagli operatori del Comune alle altre realtà di volontariato”. Lo spiega Giovanni Buttafava delegato provinciale “Il tempo della gentilezza” di Croce Rossa Italiana.
Soddisfatta anche Anna Adorno, referente del Gruppo EMERGENCY di Piacenza aggiunge. “Abbiamo avuto subito la percezione, fin dalla prima telefonata ricevuta, che quello che stavamo facendo non era semplicemente dare un servizio spesa; ma era qualcosa di più. Ci siamo resi conto di portare in casa delle persone attraverso una telefonata, o una consegna, il sorriso; ma anche un po’ di compagnia, un po’ di sollievo per quanto minimo, in una situazione così drammatica. Una chiacchierata, oltre all’elenco della spesa o alla consegna, ha sicuramente aiutato tante persone a sentirsi meno sole”.
Francesca, scolta del Gruppo Piacenza 1, descrive così questa esperienza: “Come Scout Agesci, diversi di noi si sono resi disponibili, a svolgere, per il Comune di Piacenza, il servizio di distribuzione della spesa ai cittadini che, per diversi motivi, non possono uscire di casa. Durante questo servizio entriamo in contatto con diverse persone, prima di tutto con i commessi del supermercato, che sempre molto gentili e disponibili ci preparano le buste e si affidano a noi, pur non conoscendoci, e poi con coloro a cui è destinata la spesa.
Queste persone ci fanno sentire “speciali”, ci sono estremamente grate per ciò che facciamo, e credo che questa sia davvero la soddisfazione più grande. Sono in grado di farci sentire importanti, e soprattutto utili; l’idea di poter, nel nostro piccolo, fare qualcosa di grande per gli altri è una sensazione stupenda. In particolare in questo momento di estrema difficoltà e in cui ci si sente impotenti di fronte a tutto ciò che succede, svolgere questo servizio, ci fa sentire parte di una società attiva, e solidale, fatta di cittadini che sono in grado di non abbattersi e di sostenersi e aiutarsi tra di loro concretamente”.
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