Brusca inversione di tendenza per la manifattura piacentina nel terzo trimestre 2024.
Dopo aver archiviato il primo semestre con una crescita della produzione che non aveva riscontri in altre province emiliane (+3,4% contro un calo medio regionale del 2%), i primi nove mesi, infatti, si sono chiusi con un calo della produzione industriale in senso strettodell’1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A evidenziarlo sono le analisi dell’ufficio Studi e statistica della Camera di commercio dell’Emilia sui risultati dell’indagine congiunturale del sistema camerale sulle piccole e medie imprese.
Calo inferiore della media regionale
E’ da qui che emerge una contrazione largamente inferiore a quella media regionale (-4,2%), ma comunque in evidente controtendenza rispetto ai dati del primo semestre 2024.
Cresce però il fatturato
Il calo dei volumi non ha però portato in terreno negativo anche il fatturato che, grazie al traino dei mercati esteri, è risultato in crescita dello 0,5% a fronte di un dato regionale che parla di una flessione del 3,4%.
Gli ordinativi totali – secondo le analisi della Camera di commercio dell’Emilia – sono in flessione dell’1,7 (in calo del 4,0% il dato regionale), e le settimane di produzione assicurate dalla consistenza del portafogli ordini alla fine del terzo trimestre sono 21,8 (11,9 il dato medio regionale), mentre il grado di utilizzo degli impianti è 78,5% (superiore al 72,5% regionale).
Secondo le previsioni di produzione per il quarto trimestre (assicurata dal portafoglio ordini), il 50% delle imprese ipotizza stabilità generale, il 24% un aumento e il 26% una diminuzione.
Per quanto riguarda le previsioni di ordinativi, il 62% ipotizza stabilità, il 16% aumento e il 22% diminuzione, valori che – se riferiti ai mercati esteri – evidenziano una stima di 57% per la stabilità, 36% per un aumento e 7% di calo.
Sul fatturato ci sono previsioni di crescita per il 27% delle imprese, di stabilità per il 40% e di calo per il 32%.
FOCUS ARTIGIANATO
L’artigianato appare in particolare sofferenza alla fine del terzo trimestre 2024 rispetto al medesimo dell’anno precedente. Il peggioramento delle condizioni si evidenzia, in questo caso, con un calo nella produzione del 6,7% (quasi il doppio del -3,8% di fine giugno) e una flessione degli ordinativi totali del 5,4%
Il fatturato complessivo evidenzia un calo del 7,9% (era -2,7% a fine giugno), trainato negativamente al ribasso dei valori realizzati sui dall’artigianato sui mercati esteri (-11,9%).
Le settimane di produzione assicurata dalla consistenza del portafogli ordini alla fine del terzo trimestre sono 7,8 (7,2 il dato medio regionale), mentre il grado di utilizzo degli impianti è 63,6%, inferiore al 67,5% regionale.
Secondo le previsionidi produzione per il quarto trimestre, il 50% delle imprese artigiane ipotizza stabilità, il 19% aumento e il 31% un calo. Per quanto riguarda gli ordinativi, il 52% ipotizza stabilità, il 15% aumento e il 32% diminuzione; valori che – se riferiti ai mercati esteri – evidenziano sfiducia nella stabilità (10%), timori di calo per l’80% e ipotesi di crescita per il 10%. Sul fatturato ci sono previsioni di crescita per il 24% delle imprese, di stabilità per il 44% e di calo per il 32%.
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