Aprile è il mese tradizionalmente dedicato alla prevenzione alcologica. Anche quest’anno l’Ausl di Piacenza è impegnata su due fronti.
A Piacenza sono in programma due edizioni di uno spettacolo per gli studenti delle scuole superiori. Spettacolo realizzato dalla compagnia “Prevenzione teatro” con Enzo Valeri Peruta e Filippo Arcelloni.
Martedì 9 aprile al San Matteo sono coinvolte le classi degli istituti Cassinari e Tramello.
Mercoledì 10 aprile si replica nell’aula magna della scuola Raineri Marcora. Lo spettacolo sarà preceduto da una parte informativa curata dal dottor Antonio Agosti (Pronto soccorso) e dall’educatore professionale Emanuele Soressi. Seguirà poi un approfondimento con alcuni peer appositamente formati. Affiancati dalle assistenti sanitarie di Epidemiologia e Promozione della Salute e dagli operatori di strada del progetto OPS.
L’obiettivo dell’iniziativa
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di aiutare i ragazzi a conoscere i rischi di dipendenze e alcol. Il teatro viene utilizzato come strumento di provocazione e riflessione. Gli spettacoli sono inseriti dunque nelle attività previste dal progetto “Una comunità scolastica che promuove salute”, finanziato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.
A Bologna l’equipe del Servizio dipendenze patologiche, guidata da Antonio Mosti, è promotrice del convegno Antiche risorse, nuovi legami, in calendario lunedì 15 aprile. L’appuntamento è alle ore 8.30, nella Sala auditorium, in viale Moro 18.
Dal 2011 – evidenzia il dottor Mosti – la Regione riconosce infatti alle associazioni un ruolo di “risorse” nel sistema regionale dei servizi. Risorse che si prendono cura delle persone con problemi alcol correlati e delle loro famiglie. Sul territorio emiliano romagnolo sono attivi 200 gruppi che collaborano fattivamente con i centri. Si tratta di nuclei afferenti alle associazioni AA (Alcolisti Anonimi), Al Anon e Al Ateen (i familiari e i figli di alcolisti) e Arcat (Associazione regionale Club alcologici territoriali).
“Il modo migliore per conoscere queste realtà – aggiunge l’esperto piacentino – è quello di partecipare a una loro riunione. Ecco perché l’edizione 2019 del convegno si rivolge a tutti i futuri professionisti della cura e offre loro l’opportunità di sperimentare direttamente una sessione del gruppo”. In allegato, si invia il programma del convegno.
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