Presentazione pubblica, nella cornice del Laboratorio Aperto del Carmine, per il primo Piano comunale per l’eliminazione delle barriere architettoniche, adottato dalla Giunta il 30 dicembre scorso e – presumibilmente dal 29 gennaio, data di uscita del prossimo Bollettino ufficiale della Regione Emilia Romagna – soggetto alle osservazioni che potranno pervenire entro i sessanta giorni successivi alla sua pubblicazione (se le date saranno confermate, ci sarà quindi tempo sino al 31 marzo).
L’iter amministrativo – che mercoledì 15 gennaio ha già visto la seduta congiunta delle Commissioni consiliari 2 e 3 sul tema – prevede ulteriori 30 giorni di tempo per le controdeduzioni, prima dell’approdo definitivo per la discussione e la votazione da parte dell’assise cittadina.
Sono stati mappati una trentina di edifici , circa 90 strade e 6 tra piazze e parchi all’ interno delle mura cinquecentesche.
“Il documento che presentiamo oggi – ha sottolineato la sindaca Tarasconi nel suo intervento di apertura – è il frutto di un lavoro di squadra che ha visto impegnata tutta l’Amministrazione, a cominciare dagli assessorati all’Urbanistica e al Welfare di Adriana Fantini e Nicoletta Corvi, in costante dialogo con la garante per i diritti della persona disabile Miriam Stefanoni, con il Tavolo Disabilità, con tante associazioni attive sul territorio e con gli Ordini professionali. Il percorso partecipato avviato nella primavera scorsa ha coinvolto, in attività laboratoriali e formative mirate, anche numerosi progettisti sia liberi professionisti che tecnici comunali”.
Come hanno sottolineato le assessore Fantini e Corvi, “questo è il primo passo di un cammino lungo e complesso, che parte dal centro storico come luogo di riferimento per tanti cittadini e visitatori esterni, per implementare un modello di città sempre più accessibile e accogliente, attenta alle fragilità e alle esigenze di tutti. In dialogo con i nuovi strumenti urbanistici, dal PUG al PUMS, il PEBA racchiude un metodo di lavoro, uno strumento operativo per correggere, laddove si può intervenire, le inadeguatezze e le lacune del passato, lavorando per un futuro più inclusivo”.
I contenuti e le linee guida del Piano sono stati illustrati dalla referente del Piano per il Comune, architetto Alessandra Bonomini, e dai progettisti Leris Fantini e Cinzia Araldi, in rappresentanza anche della collega Maddalena Moretti.
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