Sarà l’ultima grande sfida internazionale prima dei Giochi Olimpici di Tokyo, un test che molte nazionali, con campionesse e campioni qualificati alle prove su pista a cinque cerchi, non vogliono perdere. Sono queste le premesse della 24a edizione della 6 Giorni delle Rose Internazionale, in programma al Velodromo “Attilio Pavesi” di Fiorenzuola d’Arda dal 30 giugno al 5 luglio, aperta il 29 dal concerto di Irene Grandi.
Rinnovata la formula, che prevede tutte gare di classe 1 Uci (le quali assegnano perciò punti per i ranking delle varie specialità) e una perfetta parità di genere nel programma gare. Uomini e donne parteciperanno infatti alle stesse prove, per numero e tipologia. Nelle prime tre giornate le donne disputeranno la gara a coppie (che prevede madison e giro lanciato), con la classifica finale che sarà valida per il ranking della madison, mentre gli uomini si misureranno nelle prove individuali di classe 1 (omnium, corsa a punti, scratch ed eliminazione). Negli ultimi tre giorni le parti si invertiranno, con la gara a coppie maschile e le prove individuali femminili.
Tantissimi i campioni e le campionesse in gara (quasi duecento da 23 diverse nazioni, compreso il Laos, per la prima volta a Fiorenzuola), fra cui l’oro di Rio 2016 nell’omnium Elia Viviani e il pluricampione del mondo Benjamin Thomas, francese già diverse volte protagonista a Fiorenzuola, uno dei più attesi a Tokyo.
Romeo Gandolfi (sindaco di Fiorenzuola d’Arda)
“Questo evento fa conoscere da anni il nome di Fiorenzuola in tutto il mondo, promuovendone il territorio nel modo più efficace. La 6 Giorni è frutto del lavoro di una grande squadra di appassionati, a cui vanno i nostri ringraziamenti per la qualità con cui riescono ad organizzare una manifestazione così amata da chi vi partecipa e da chi la segue”.
Renato Di Rocco (vicepresidente Uci)
“Qui a Fiorenzuola si respira l’aria del grande ciclismo su pista, un luogo dove gli amanti di questa disciplina si sentono sempre a casa. Questa manifestazione veicola i migliori valori dello sport, offrendo al tempo stesso gare sempre di altissimo livello che quest’anno rappresenteranno anche un banco di prova importante a poche settimane da Tokyo”.
Enrico Della Casa (presidente Uec)
“Grazie alla passione degli organizzatori l’attività di questo Velodromo rispecchia perfettamente la filosofia dell’Union Européenne de Cyclisme, quella di sviluppare il ciclismo giovanile attraverso grandi eventi. La storica Sei Giorni, i Campionati del Mondo Junior, i Campionati Europei e le tantissime gare internazionali che si sono disputate a Fiorenzuola da anni sostengono un’attività giovanile importante che fa di questo centro uno dei punti di riferimento riconosciuti a livello internazionale”.
Cordiano Dagnoni (presidente Fci)
“Qui sono stato nel 1980 come corridore, tornarvi per me ha sempre un sapore speciale. Ma, soprattutto, mi preme rimarcare quanto questo evento sia sempre una garanzia di qualità organizzativa, esempio virtuoso e orgoglio per tutto il movimento italiano”.
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