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Dopo un’apertura alla grande con i primi due appuntamenti, entrambi partecipatissimi (il momento di condivisione della cultura dei diritti dell’infanzia con l’attrice Antonella Questa e la giornalista Claudia De Lillo/aka Elasti e l’incontro con la regista Francesca Comencini dopo la proiezione del suo commovente film “Il tempo che ci vuole”), Pulcheria prosegue con un evento speciale che vede protagonista il filosofo Umberto Galimberti.
Sarà infatti Umberto Galimberti a ricevere, unico uomo, il Premio Pulcheria 2024, il prestigioso riconoscimento conferito una volta all’anno nell’ambito di Pulcheria, a figure femminili che si siano distinte nei loro rispettivi ambiti, ma anche eccezionalmente a uomini che si siano rivelati capaci di uno sguardo innovativo sull’universo femminile.
L’appuntamento è per mercoledì 20 novembre alle ore 21 al secondo piano di XNL con la cerimonia di consegna del premio e l’atteso incontro-intervista aperta con Umberto Galimberti sul tema “Liberiamoci dalla violenza”.
L’appuntamento si configura come una preziosa occasione di un confronto sui temi cari a Pulcheria con un interlocutore d’eccezione.
Umberto Galimberti è infatti tra i più apprezzati e importanti filosofi contemporanei. Nato a Monza nel 1942, studia all’Università Cattolica di Milano, allievo del grande filosofo Emanuele Severino, si laurea con una tesi su Karl Jaspers. Dopo la laurea, ventenne si trasferisce a Basilea dove frequenta l’università e conosce il filosofo esistenzialista Karl Jaspers, di cui oggi è considerato il maggiore studioso e interprete.
Tornato in Italia prosegue la carriera accademica all’Università Ca’ Foscari di Venezia, diventando docente di Filosofia della storia, Psicologia dinamica, Filosofia morale e Antropologia culturale.
Ha collaborato con Il Sole 24 Ore e oggi è editorialista di spicco di Repubblica
Profondo interprete della società contemporanea, le sue riflessioni critiche e penetranti sui cambiamenti culturali hanno sempre nutrito il dibattito intellettuale nazionale.
Autore prolifico, tra le sue opere si ricordano: Heidegger, Jaspers e il tramonto dell’Occidente (1975), Psichiatria e fenomenologia (1977), Il corpo (1983), Dizionario di psicologia (1992), Psiche e tecne. L’uomo nell’età della tecnica (1998), Gli equivoci dell’anima (1999), Orme del sacro (2000), L’ospite inquietante (2007), Il segreto della domanda. Intorno alle cose umane e divine (2008), La morte dell’agire e il primato del fare nell’età della tecnica (2009), I miti del nostro tempo (2009), Cristianesimo (2012), La disposizione dell’amicizia e la possessione dell’amore (2016), La parola ai giovani. Dialogo con la generazione del nichilismo attivo (2018), Che tempesta! (2021 con Anna Vivarelli), Il libro delle emozioni (2021), L’etica del viandante (2023) e Le grandi domande. Filosofia per giovani menti (2024).
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
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