Nella giornata Mondiale della Poesia la Famiglia Piasinteina bandisce, nelle celebrazioni del 70° di fondazione dell’associazione (1953-2023), la 1a edizione del Premio nazionale di poesia e narrativa in lingua italiana dedicata a Mario Favari. Questo nel centenario della nascita (1923-2023), con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il patrocinio gratuito del Comune di Piacenza.
Mario Favari è stato un grande appassionato di storia, di tutta la storia, ma soprattutto un innamorato della sua Piacenza dove è nato, vissuto e morto dedicandosi fino agli ultimi giorni alla sua conoscenza, scoperta e promozione.
Su Piacenza ha scritto diversi libri fra cui, “Gente di Strà Levata”, “Monsignor Francesco Torta, operaio della Bontà”, “Giochi dimenticati” e “Ti racconto Piacenza”, la storia di Piacenza narrata ai ragazzi, una storia fresca e a tratti persino divertente per la sua capacità espressiva immediata. Infine “Un ritorno nel tempo che si è perso” (uscito postumo).
Maestro elementare appassionato, all’avanguardia, anticipatore nell’utilizzo di strumenti innovativi e “multimediali” (quelli che il periodo consentiva). Con la sua visione a 360° della pedagogia e della didattica aveva uno sguardo profondo su ciascuno dei suoi allievi dai quali sapeva trarre fuori il meglio: in ciascuno sapeva far emergere il proprio talento.
A questo suo grande dono la città di Piacenza ha intitolato un giardino, il giardino di Via Ottolenghi, dove ogni giorno si radunano a giocare tantissimi di bambini. Sempre ai bambini ha rivolto il suo dopo lavoro scrivendo testi didattici per case editrici nazionali.
Alla poesia si è dedicato con il pennello, possedendo anche il dono della capacità artistica ma soprattutto una mano disegnatrice come pochi; in pochi minuti, senza usare gomma, abbozzava disegni, caricature, paesaggi…
Non era solo dedito al lavoro Mario Favari era persona intelligente, gioviale attenta agli altri, per questo era molto ricercato dagli amici, dai colleghi perché sapeva ascoltare tutti e a tutti sapeva rivolgere una parola pacificatrice, offrire un consiglio e sdrammatizzare focalizzando l’attenzione sull’essenziale; era dotato di un grande umorismo per questo era così piacevole stare in sua compagnia; sapeva cogliere il bello in ogni cosa e sapeva condurre i suoi bambini ad osservare, a custodire e amare tutto ciò che è bello, dall’arte alla natura.
Il Premio “Mario Favari” è nato con l’intento di riconoscere nel tempo il valore di persone come il maestro Mario Favari. Persone che hanno amato Piacenza e ad essa hanno dedicato tempo, passione e cura. Ma La Famiglia Piasinteina auspica vengano riconosciute, valorizzate e tramandate anche quelle doti umane che hanno creato attorno a Mario Favari spazi di relazione positivi, costruttivi, pacifici.
“Abbiamo bisogno di recuperare uno sguardo su ciò che è essenziale, bello, buono, vero. Per questo abbiamo scelto Mario Favari a cui intitolare un Premio Speciale che celebra i 70 anni della Famiglia Piasinteina, perché dentro la storia e la cultura della nostra città, desideriamo emergano quei valori che ne hanno fatto dei cittadini capaci di amare.
Il Bando di partecipazione e la scheda di iscrizione sono scaricabili sul sito www.famigliapiasinteina.com
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