Preghiera per la pace in Medio Oriente domenica 15 ottobre nelle parrocchie della Diocesi di Piacenza-Bobbio. Lo ha annunciato il Vicario generale don Giuseppe Basini accogliendo l’invito di tutta la Chiesa italiana: “Come ci hanno ricordato i nostri Vescovi – sono le sue parole -, l’attacco contro Israele e la reazione che ne sta seguendo destano dolore e grande preoccupazione. Anche la nostra Chiesa di Piacenza-Bobbio esprime vicinanza e solidarietà a tutti coloro che soffrono a causa della violenza e vivono nel terrore e nell’angoscia”.
“Facciamo nostre le parole pronunciate da papa Francesco durante l’Angelus di domenica scorsa – prosegue don Basini -: «Gli attacchi e le armi si fermino per favore, perché si comprenda che il terrorismo e la guerra non portano a nessuna soluzione ma solo alla morte, alla sofferenza di tanti innocenti. La guerra è una sconfitta. Ogni guerra è una sconfitta. Preghiamo affinché ci sia la pace in Israele e in Palestina. In questo mese di ottobre, dedicato oltre alle missioni e alla preghiera del rosario, non stanchiamoci di invocare, per l’intercessione di Maria, il dono della pace su tanti Paesi del mondo segnati da guerre e da conflitti. E continuiamo a ricordare la cara Ucraina, che ogni giorno soffre tanto, da martoriata”.
Così si pregherà nelle parrocchie: “Padre Misericordioso, sorgente della vera pace, ti preghiamo per i popoli segnati dal dramma della guerra. In particolare ti affidiamo ciò che sta accadendo in Israele, Palestina e nella martoriata Ucraina. Fa’ che in tutti prevalga il desiderio del bene, il dialogo costruttivo e il senso di responsabilità. Accogli nella tua pace i defunti e dona a tutti la luce del tuo amore più forte del male. Preghiamo”.
La Chiesa italiana, attraverso il Presidente della Cei, il Cardinal Matteo Maria Zuppi, promuove martedì 17 ottobre una Giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione. L’iniziativa si svolge in comunione con i cristiani di Terra Santa secondo l’invito del Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini.
Il cardinal Pizzaballa ha espresso “grandi dolore e sgomento per quanto sta accadendo, ancora una volta – aggiunge – ci ritroviamo nel mezzo di una crisi politica e militare. Siamo stati improvvisamente catapultati in un mare di violenza inaudita. L’odio, che purtroppo già sperimentiamo da troppo tempo, aumenterà ancora di più, e la spirale di violenza che ne consegue e creerà altra distruzione. Tutto sembra parlare di morte”. Da qui l’invito a pregare e digiunare per la pace organizzando anche momenti di preghiera con adorazione eucaristica e il rosario”.
“Non possiamo lasciare – sottolinea Pizzaballa – che la morte e i suoi pungiglioni, come scrive San Paolo nella prima Lettera ai Corinti (1Cor 15,55), siano la sola parola da udire. Per questo sentiamo il bisogno di pregare, di rivolgere il nostro cuore a Dio Padre. Solo così potremo attingere la forza e la serenità di vivere questo tempo, rivolgendoci a Lui, nella preghiera di intercessione, di implorazione, e anche di grido”.
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