Ponte Lenzino (Pc), dialogo aperto tra Soprintendenza e territorio. Dopo il crollo del viadotto – il 3 ottobre 2020 – che collegava il comune di Corte Brugnatella a quello di Cerignale,l’Ente che tutela i beni archeologici delle Province di Parma e Piacenza ha accolto le istanze presentate da Regione e Provincia di Piacenza, mostrandosi disponibile a rivalutare il suo parere vincolante di costruzione della nuova struttura su quella già esistente.
In pratica, quindi, il nuovo ponte potrebbe essere sorgere anche su un tracciato diverso da quello esistente. Una richiesta avanzata con forza in questi mesi dai sindaci e dai cittadini dell’alta Valtrebbia e che fa seguito a un’analisi delle criticità legate alla sicurezza per la viabilità e la staticità dell’opera.
Questo è quanto emerso oggi durante l’incontro dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Andrea Corsini, della presidente della provincia di Piacenza, Patrizia Barbieri con i rappresentanti della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza.
“La disponibilità della Soprintendenza di valutare una diversa collocazione del ponte- afferma Corsini– è un segnale positivo di attenzione e ascolto dei territori. Ora dobbiamo metterci al lavoro per dare ai cittadini dell’Alta Valtrebbia una soluzione definitiva ai problemi di viabilità della zona. Il nostro obiettivo, dopo aver ripristinato il collegamento tra Piacenza e Genova con il ponte provvisorio che sarà transitabile a inizio giugno, è quello di fornire tutte le motivazioni tecniche utili a una revisione della posizione della Soprintendenza per costruire la nuova infrastruttura. Il crollo dello scorso ottobre, infatti, ha evidenziato una criticità che esisteva già da tempo e ben nota agli amministratori. La Statale 45- chiude- rappresenta davvero una pagina nera e la sua riqualificazione è prevista da 10 anni nei programmi di Anas, con un costo 120 milioni di euro. Adesso è il tempo di realizzarla”.
“L’esito dell’incontro di oggi- commenta il presidente della Provincia di Piacenza, Patrizia Barbieri– è stato proficuo. L’architetto Azzolini, infatti, si è detto disponibile a riaprire il confronto se gli approfondimenti di carattere tecnico-trasportistico, che saranno compiuti da parte di Regione, Provincia ed Anas, metteranno in evidenza situazioni fino ad ora non considerate rispetto al tracciato individuato in esito agli incontri precedenti. Questo apre nuovi scenari rispetto alle problematiche di Ponte Lenzino”.
Il crollo delle due campate centrali del ponte Lenzino, che collega il comune di Corte Brugnatella a quello di Cerignale, a circa 80 km da Piacenza, è avvenuto il 3 ottobre 2020 intorno alle 15. Il cedimento dell’opera ha isolato le due zone dell’Alta Val Trebbia causando la chiusura della strada statale 45 che collega Piacenza a Genova.
Fin da subito la Regione Emilia-Romagna si è attivata presso Anas per garantire la viabilità alternativa per i cittadini della zona, lavoratori e studenti in primis, in attesa della costruzione di un ponte provvisorio la cui realizzazione, causa i lockdown dovuti all’emergenza sanitaria, è slittata; sarà terminato e percorribile da fine maggio.
Il 12 ottobre 2020 la Giunta regionale ha assegnato 200mila euro, attraverso la gestione amministrativa in capo all’Unione montana dei Comuni delle Valli Trebbia e Luretta, ai quattro Comuni interessati dal crollo per l’assistenza ai circa 1.300 cittadini residenti.
Finalmente le proteste dei Sindaci e soprattutto del popolo della valle sono state ascoltate!
L’esito dell’incontro del Presidente della Provincia Patrizia Barbieri e dell’Assessore Regionale Andrea Corsini con la Soprintendenza, ipotizzato e richiesto a gran voce, è stato proficuo. L’architetto Azzoliniha promesso di riaprire il confronto dopo aver approfondito alcune caratteristiche a livello tecnico; speriamo che tali studi, che saranno compiuti da parte di Regione, Provincia ed Anas, possano evidenziare la necessità di cambiare il nefasto progetto di realizzare un ponte rispettando il percorso attuale con curve a gomito e prendere in considerazione un viadotto più idoneo e sicuro.
LaSoprintendenza valuterà quindi una diversa collocazione del ponte ; sicuramente è un segnale positivo.
Il ponte provvisorio, che sarà agibile a inizio giugno, arriverà presto e finalmente si potrà transitare senza dover passare in Lombardia, con i notevoli disagi in termini di tempo e di km.
Ottone e gli altri paesi dell’alta valle,hanno necessità di percorrere la val Trebbia in sicurezza e più celermente, dopo i tanti disagi di questo periodo!
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