La Polizia Penitenziaria ha bisogno di assunzioni, di contrasto alle aggressioni e del rinnovo di un contratto che dia risposte non solo economiche ma anche in tema di diritti e tutele per il personale. Per rivendicare queste ragioni, anche una delegazione piacentina della Fp Cgil Polizia Penitenziaria è oggi in piazza davanti al Ministero della Giustizia.
“Da mesi – osservano il coordinatore provinciale e regionale Fp Cgil Santo Guercio e il rappresentante territoriale Emilio Ferrara – stiamo chiedendo un intervento alla ministra della Giustizia Cartabia, perché il personale di Polizia Penitenziaria continua a lavorare in condizioni al limite della sopportabilità umana, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta”.
“Rivendichiamo più sicurezza: i Poliziotti Penitenziari continuano a essere vittime di brutali aggressioni anche da parte di detenuti affetti da problemi psichitrici, che riteniamo dovrebbero essere gestiti in strutture diverse dalle Carceri, attrezzate per affrontare le particolari condizioni di queste persone. Ne è prova l’ennesima aggressione subita da due Poliziotti Penitenziari a Piacenza, un Ispettore e un Agente”.
“Inoltre – proseguoono i sindacalisti – vi è una forte carenza organica, che rende insostenibile il lavoro: mancano circa 5.000 Poliziotti Penitenziari, che nei prossimi due anni per effetto dei pensionamenti diventeranno almeno 7.000. Un poliziotto è costretto a coprire più posti di servizio nello stesso turno e a lavorare fino a 16 ore al giorno”.
Infine, il personale è ancora in attesa del rinnovo del contratto di lavoro, per cui abbiamo chiesto un ulteriore stanziamento di risorse.
Per tutto questo – concludono Guercio e Ferrara – chiediamo all’amministrazione Penitenziaria e alla Politica un cambio di passo.
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