“Oggi la maggioranza ha dato prova di una grande collaborazione con il consiglio comunale”. Lo ha detto il sindaco Katia Tarasconi. A palazzo Mercanti, infatti, oggi si discuteva del DUP (Documento Unico di Programmazione) sul quale l’opposizione ha presentato alcuni ordini del giorno. Ordini del giorno che la maggioranza di centrosinistra ha approvato.
Uno di questi ordini del giorno è stato presentato da Luigi Rabuffi, di Alternativa Per Piacenza, il quale ha chiesto di inserire nel DUP anche il cambio sede della polizia locale, “da troppi anni in via Rogerio, sede inadeguata”.
Una nuova sede per la polizia locale dunque, anzi, un’unica sede invece dei sette distaccamenti attualmente distribuiti in tutta la città. “L’attuale collocazione in via Rogerio è inadeguata dal momento che servono spazi e uffici più ampi, dal momento che l’attuale comando non è in grado di ospitare l’intero parco mezzi: tutti sono concordi nel ritenere necessaria una nuova sede, l’attuale comandante Mirko Mussi in primis, il quale ha parlato di una situazione di sofferenza da parte degli agenti”.
Il mistero di piazzetta Pescheria
Ma parlando di sedi della polizia locale, Rabuffi ha evidenziato quello che appare un vero e proprio mistero legato all’ex distaccamento di piazzetta Pescheria, oggi chiuso.
“Il presidio in piazzetta Pescheria, aperto nel febbraio del 2021, è stato chiuso nel settembre 2022. Una delibera dirigenziale datata 21 novembre 2022 parla di un finanziamento di 12.627 euro per la fornitura di mobili e vari articoli d’arredo proprio per il presidio di piazzetta Pescheria. Sorgono due domande: perché vengono acquistati mobili per una sede chiusa? E i mobili che c’erano prima che fine hanno fatto?”.
Sull’ordine del giorno di Rabuffi interviene il sindaco Katia Tarasconi.
“Siamo consapevoli che la polizia locale ha bisogno di una sede. Anzi, mi sento di dire che anche altre sedi del comune di Piacenza non sono adeguate: via Taverna, via Scalabrini, viale Beverora. Strutture che hanno ricevuto negli anni poca manutenzione e per questo motivo oggi non sono consoni né per il pubblico né per chi ci lavora. Ma c’è un tema anche economico di cui dobbiamo tenere conto”.
“Per quanto riguarda i mobili in piazzetta Pescheria: ammetto che io stessa non lo sapevo, quindi mi sono subito confrontata col comandante chiarendo che forse, sulla sede di piazzetta Pescheria, o non ci siamo capiti o non ne abbiamo parlato a sufficienza. Io non credo sarà riaperta la sede di piazzetta Pescheria: se gli agenti di polizia locale restano in un ufficio non sono fisicamente in strada, mentre quello che ci viene chiesto dalla cittadinanza è di avere presidio fisico sulle strade”.
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