Piazza Cittadella, l’ex assessore Opizzi: “Nuovi posti auto possibili anche senza scavare e abbattere alberi”

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Erika Opizzi: “In Piazza Cittadella nuovi posti auto possibili anche senza scavare per anni e abbattere alberi”. Così l’ex assessore all’Urbanistica commenta in una nota la creazione del parcheggio interrato in piazza Cittadella.

LA NOTA DI ERIKA OPIZZI

“La pervicace testardaggine unita all’incuranza all’ascolto delle opinioni contrarie e della volontà dei cittadini che contraddistinguono la Giunta di sinistra del Comune di Piacenza sta trasformando quello che potrebbe essere uno stimolante confronto sullo sviluppo di un’area strategica della città, quale è Piazza Cittadella, in una battaglia senza esclusioni di colpi, dove l’emotività supera spesso la ragione”, lo sostiene Erika Opizzi, ex assessore della Giunta Barbieri.

Proprio riprendendo l’iter storico della vicenda sostiene: “Sono convinta che sarebbe stato ben più utile comprendere, prima di muovere pietra o abbattere alberi, se avesse senso, logica e interesse comune, riproporre oggi un progetto pensato e nato un’era fa, nell’ormai lontano 2012″.

“Proprio a questo fine la Giunta Barbieri e il centrodestra, che nutrivano dubbi in questo senso già nel 2017, iniziarono un percorso per verificare, attraverso il prezioso lavoro di un tavolo tecnico, l’interesse pubblico dell’opera. Senza attenderne gli esiti, la Giunta Tarasconi ha invece decretato l’interesse politico di parte, e non certo pubblico, a realizzare l’opera, aprendo così il fronte di una vicenda che, cronache alla mano, ha raggiunto livelli di pura tragicommedia, se non farsa”.

“Il gioco vale la candela?”

“Il gioco vale la candela?” chiede allora retoricamente Erika Opizzi che afferma: “Sono sicuramente d’accordo che nuovi posti auto a servizio del centro storico nell’area nord della città siano necessari per la stessa vitalità e vita del centro città. E questa convinzione è in me talmente radicata che la Giunta Barbieri di cui facevo parte ne ricavò più di 40, gratuiti, nell’area tra Palazzo Farnese e il Laboratorio Pontieri. Oggi, al di là di false fideiussioni, mancata bancabilità e contenziosi in atto, si discute di un progetto per ricavare non più di 200 posti auto – e non 1000 come si diceva 12 anni fa – con un costo lievitato a 14 milioni di euro”.

“Non si comprende la testardaggine della maggioranza di sinistra”

“A fronte di tutto ciò, non si comprende la testardaggine della maggioranza di sinistra nel perseguire questo progetto nascondendosi dietro la necessità di posti auto. Non è infatti molto difficile dimostrare che 200 posti auto si possono facilmente reperire senza scavare per anni la piazza e togliere alberi. Una volta abbattuta la fatiscente ex biglietteria – spiega al proposito Opizzi, che da Assessore si era occupata dei progetti di riqualificazione di Piazza Casali, Piazza Cittadella e Laboratorio Pontieri – si possono recuperare ben 110 posti auto all’interno della attuale fascia alberata”.

“Altri 100 posti, almeno, possono essere recuperati nell’area del campo Daturi dove un tempo c’era il cinema all’aperto, oggi sfrattato per fare posto a una pista da skateboard che può facilmente essere ubicata in altri mille posti della città. Il tutto in attesa di entrare in possesso – cosa che il Comune avrebbe dovuto fare in questi mesi partecipando alle varie aste – dello scheletro multipiano mai utilizzato di Via X Giugno, facilmente riqualificabile in parcheggio”.

“Un buco fisico ed economico”

“A conti fatti, operazioni definibili senza rischi di scavi e abbattimenti, più economiche rispetto ad un parcheggio interrato in Piazza Cittadella, che se segue le sorti di quello di Cremona, lascerà un buco fisico per almeno 10 anni, senza considerare quello economico per le tasche dei piacentini”.

E allora “perché scavare?” torna a chiedersi Erika Opizzi. “Tutto il progetto attuale pare basarsi su uno studio effettuato nel 2005, dal quale emerge che sotto i 4 metri di profondità c’è solo argilla. Peccato – sostiene l’esponente di Fratelli d’Italia – che tale studio riveli che dalla superficie fino a 4 metri ci siano strade, mura e altri reperti storici. Non potrebbe essere altrimenti, considerato che Piazza Cittadella era un’insula della città romana, vicino al Foro e poi in epoca medioevale era il Borgo di San Leonardo con oltre 60 abitazioni e 500 abitanti (Fonti il Poggiali)”.

“Controprova se ne ebbe nel 2013 – continua Opizzi – quando IREN scavando per il teleriscaldamento sotto il suolo del calpestio trovò mura e strade di epoca medioevale. E nel 2021 la stessa cosa si è ripetuta per Piazza Casali”.

“Perché allora insistere su una vecchia idea di oltre 10 anni fa quando l’interesse pubblico allo scavo a mio avviso è del tutto superato? – conclude retoricamente – I posti auto sono necessari, ma scavare no. E ne abbiamo le prove”.

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