Il 31 luglio giungeva in consiglio comunale la pratica di Piazza Cittadella. Il gruppo di Fratelli d’Italia, con un’azione simbolica aveva abbandonato l’aula dopo avere manifestato il suo dissenso indossando una maglietta che riportava la frase “Pratica di fretta..decisione sospetta”. A nulla, infatti, erano valse le richieste di posticipare la seduta per i necessari approfondimenti e le dovute verifiche su un progetto di tale portata per la nostra città. Sembrava che il cantiere dovesse partire il giorno seguente.
Oggi, all’alba di quasi metà febbraio, invece, pare che si possa attendere perché “se si tratta di aspettare qualche settimana, dopo venti giorni di ritardo non è un problema” (citazione Assessore Bongiorni). Massì, che problema c’è se il ticket per la sosta è aumentato dal 1 gennaio 2024 e grava sulle tasche dei cittadini, mentre il concessionario nel frattempo ha benificiato di uno sconto sulle morosità pregresse, incassa di più e non ha ancora consegnato la certificazione delle garanzie bancarie?
Che poi siamo sicuri che l’applicazione dell’aumento delle tariffe dal 1.1.2024 sia contrattualmente legittimo? Di certo verificheremo approfonditamente.
Il cronoprogramma prevedeva che entro il 20 gennaio 2024 Piacenza Parcheggi consegnasse le certificazioni bancarie. Così non è stato e il Comune non si è nemmeno premurato di inviare una richiesta di chiarimenti al concessionario immediatamente successivo alla scadenza. Al contrario si è atteso – perché l’epifania, oltre alle feste, ha portato via anche la fretta – addirittura che fosse Piacenza Parcheggi in autonomia ad inviare una comunicazione.
Ora l’amministrazione si fa bella dicendo che ha inviato il 5.2.2024 una diffida a Piacenza Parcheggi quale inizio del procedimento che potrebbe portare alla risoluzione del contratto tra le parti. Peccato che, nell’addendum sottoscritto il 22.12.2024, è stata inserita una clausola di salvaguardia che prevede che i ritardi nella consegna delle certificazioni bancarie non costituiscono inadempimento del concessionario.
Forse se fosse stata coinvolta anche l’avvocatura comunale nella stesura dell’atto – considerata la competenze ed esperienza – si sarebbero potuti evitare questi “fraintendimenti” che, indipendentemente dall’esito, potrebbero portare ad un contenzioso decennale tra Comune e Piacenza Parcheggi, con buona pace della riqualificazione di una zona centrale e strategica della nostra città.
Lascia perplessa anche la linea difensiva della maggioranza che si limita ad imputare a noi un atteggiamento disfattista, quando, in verità, abbiamo sempre cercato, semplicemente, di riportare la discussione su un piano di realtà e razionalità.
A seguire il bianconiglio che con la sua sveglia diceva “E’ tardi, è tardi”, Alice si è ritrovata nel paese delle meraviglie. Qui, l’amministrazione, ad avere fretta, si è trovata solo in un gran ginepraio.
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