“Su Piazza Cittadella troppe concessioni al gestore, poca chiarezza e indisponibilità al dialogo”, così il gruppo consigliare di Fratelli d’Italia dopo aver ricevuto risposta dall’Amministrazione all’interrogazione sulla pratica Piazza Cittadella, nella quale i consiglieri domandavano se fosse pervenuto il pagamento del canone riferito all’anno 2023 e se vi fosse la disponibilità, da parte della Giunta, di adire la Corte dei Conti al fine di conseguire un controllo formale del contenuto dell’addendum.
“Non ci stupisce – affermano Soresi, Zanardi e Domeneghetti – che l’Amministrazione (che evidentemente confonde ANAC con la Corte dei Conti), ancora una volta, abbia negato la possibilità di rivolgersi a quest’ultimo organo. Eppure, il controllo circa il contenuto dell’addendum è a nostro avviso doveroso, considerando che l’Ente comunale, attualmente, si trova in una posizione di netto svantaggio economico”.
“Il gestore sta incassando tariffe maggiorate, pur non onorando il pagamento del canone riferito all’anno 2023 (pari ad oltre 1 ml di Euro) e, conseguentemente, non sta eseguendo le opere previste da contratto. Ma vi è di più: l’addendum, per questo ritardo, non prevede neanche alcuna penale. Insomma: il Comune di Piacenza subisce il danno ed anche la beffa, oltre al malfunzionamento dei parchimetri.
L’Assessore Bongiorni fa presente che l’aumento delle tariffe è stato la base per il raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario, forse dimenticando che il contraltare di tale aumento era proprio la realizzazione dell’opera che, tuttavia, richiede la c.d. “bancabilità”.
“Peccato – osservano gli esponenti di Fratelli d’Italia – che le garanzie bancarie tardino ad arrivare: è notizia di qualche giorno fa che Banca di Piacenza si sarebbe sfilata dalla partita e che il nuovo interlocutore, al fianco di Banca del Fucino, sarebbe Gruppo Iccrea, la holding cui fa parte Emil Banca, Istituto di credito che vede rappresentato il nostro territorio grazie all’ingresso, nel suo Cda, del piacentino Francesco Milza, amministratore delegato della Cooperativa San Martino e Presidente di Confocooperative Emilia Romagna”.
“Con la (mala) gestione di questa pratica – concludono i consiglieri – stiamo sprecando l’occasione di dare un volto nuovo a quel comparto di città: ricordiamo all’Amministrazione che a pochi metri, in via X Giugno, è presente il silos multipiano che il Comune potrebbe acquistare. Soluzione, questa, che permetterebbe, da un lato, di rispondere alle esigenze di parcheggio della città e, dall’altra, di evitare gli scavi in Piazza Cittadella, con la conseguente reale possibilità di lasciare una voragine di fronte a Palazzo Farnese aperta per anni a causa dell’eventuale blocco dei lavori”.
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