“I casi sono due: se le ruspe nel cantiere di piazza Cittadella sono a noleggio, tenerle ferme rappresenta un costo, quindi la loro rimozione potrebbe significare che sono necessarie altrove, il che implica che non c’è una prospettiva imminente di ripresa dei lavori. In alternativa, questa scelta potrebbe essere dettata dal rischio di un possibile sequestro del cantiere”.
A dirlo è Massimo Trespidi, consigliere comunale di Liberi, che ha sollevato il tema della rimozione delle ruspe in piazza Cittadella, necessarie per la realizzazione del parcheggio interrato, ieri durante il consiglio comunale di Piacenza, in occasione della discussione sulla variazione di bilancio che aggiorna il previsionale 2025-27 approvato lo scorso dicembre.
Trespidi ha evidenziato come la “ritirata” delle ruspe sollevi interrogativi sulla reale situazione del progetto. “La giunta Tarasconi si è infilata in un ginepraio” ha dichiarato, sottolineando come gli atti disponibili non forniscano un quadro chiaro della vicenda. Il consigliere di minoranza ha infatti ricordato di aver effettuato, in data 5 febbraio, un accesso agli atti per ottenere tutta la documentazione e le fideiussioni relative alla pratica, ma di aver riscontrato l’assenza di un documento. “Ho rifatto la richiesta poche ore fa e non mi è stata tuttora fornita” ha aggiunto.
“Un passaggio chiave riguarda una comunicazione del 31 gennaio, in cui gli uffici comunali scrivono a Piacenza Parcheggi affermando la disponibilità di tutti gli strumenti necessari per l’esecuzione delle opere, inclusa la gestione dei sottoservizi. Inoltre, il Responsabile unico del procedimento (Rup) ha indicato la necessità di riprendere i lavori nel più breve tempo possibile. Sono passati 24 giorni, altroché ripresa dei lavori: le ruspe sono state rimosse” ha evidenziato Trespidi, mettendo in discussione la reale volontà di sbloccare l’intervento.
Il consigliere ha inoltre sollevato dubbi sulla solidità economica dell’operazione, evidenziando come gli uffici comunali abbiano “lamentato gravi carenze da parte di Piacenza Parcheggi in merito allo stato di avanzamento della pratica relativa alla bancabilità. Servono circa 15 milioni: le banche garantiscono per due terzi, il resto deve essere coperto da chi realizza l’opera. Il Comune chiede garanzie che al 31 gennaio non ci sono” ha commentato l’esponente di centrodestra. “La vicenda si ingarbuglia e temo che qualcuno lasci le dita in mezzo alla porta” ha concluso Trespidi.
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