“Un urlo per gli alberi”. Un urlo durato ben 45 secondi, il grido che le 250 persone spese in Piazzetta Mercanti hanno lanciato per protestare contro l’avvenuto taglio delle piante in piazza Cittadella. Un urlo per dare voce simbolicamente agli alberi abbattuti.
Associazioni ambientaliste, cittadini del presidio di piazza Cittadella, ma anche semplici cittadini, che dopo aver lottato duramente per impedire l’abbattimento delle piante, hanno dovuto rassegnarsi di fronte alla recente e definitiva sentenza del tribunale. Hanno dovuto rassegnarsi, ma intendono continuare a difendere tutte le residue aree verdi in città , fondamentali per la qualità della vita a Piacenza
“Certo, è solo una battaglia persa, purtroppo abbiamo strappato con le unghie e con i denti tutto quello si poteva per salvare queste piante. Il dolore è fortissimo per la perdita di questi alberi. Però, possiamo dire che si è creato un movimento di cittadini che ha dimostrato fortemente all’amministrazione che la sensibilità nei confronti dei temi ambientali è molto forte e di questo dovranno tenere e credo che nulla sarà più come prima a Piacenza”.
“Quindi tutte le battaglie urbanistiche che faremo saranno in nome anche della presenza di aree verdi. In primis si dovranno preservare tutte quelle che restano a Piacenza e sono tante: faremo in modo che non si costruisca e rappresenteremo una difesa anche delle alberature che ci sono. Quindi oggi noi siamo qua a gridare la nostra delusione, ma soprattutto a portare il grido di quegli alberi che sono stati uccisi. Uso volutamente questo termine: è un grido delle persone per dire basta, questa città deve cambiare direzione perché in tutti questi anni, non solo in questi ultimi due di questa giunta, non si è tenuto conto della volontà dei cittadini”.
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