Di Andrea Crosali
Il Piacenza torna là dove ci eravamo lasciati un mese or sono, a 180’ dalla serie B. Il cammino dei biancorossi, comunque vada, ha passato di gran lunga le aspettative di inizio stagione. Il Piacenza ha sfiorato la promozione diretta ed ora giocherà per il passaggio di categoria nella finalissima dei playoff.
Franzini ha creato un gruppo forte, maturo, capace di adattarsi a diverse situazioni tattiche ed ambientali.
Servirà tutta l’esperienza del Piacenza per avere la meglio nel doppio confronto con il Trapani, una delle migliori formazioni della serie C, capace di chiudere al secondo posto il girone C. I siciliani hanno terminato il campionato con la bellezza di 60 reti fatte, forti di giocatori come Evacuo, Nzola e Tulli. CLICCA QUI PER I PUNTI DI VISTA DI AMORINI
Nei ranghi dei Granata, guidati da mister Vincenzo Italiano, troviamo due giocatori che a Piacenza conosciamo molto bene. Il primo è Fedato che in città non ha saputo esprimere il suo miglior calcio e che a metà stagione è stato ceduto per di invertire il trend in Sicilia: le sue qualità però non si discutono e fino a non molto tempo fa godeva di un importante mercato. L’altro è Taugourdeau. Il francese, invece, amatissimo dai tifosi biancorossi, a Piacenza ha convinto eccome. Tutti ricordiamo le sue grandi abilità balistiche che ha puntualmente messo in mostra anche a Trapani. Con la maglia delle Cinque Torri ha realizzato già 7 centri di cui 1 nella sfida di ritorno con il Catania, praticamente decisivo.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare per il brillante cammino dei siciliani sul piano dei risultati il Trapani non gode di una situazione rosea fuori dal campo. Ad oggi, stando a quanto dichiarato dagli stessi calciatori granata a mezzo stampa, solo un piccolo gruppo di calciatori avrebbe ricevuto gli stipendi di marzo e nessuno quello di aprile. La squadra, nel bel mezzo dei playoff, ha quindi scelto di mettere in mora la società, come si evince dal comunicato che riportiamo integralmente.
I calciatori professionisti attualmente tesserati per il Trapani Calcio S.r.l., per il tramite dell’AIC, intendono rappresentare quanto segue.
Nel corso degli ultimi due mesi, l’attuale proprietà ha più volte disatteso le promesse relative al regolare pagamento delle retribuzioni.
In particolare, sia verbalmente che a mezzo stampa, l’attuale Amministratore ci ha illuso con molteplici rassicurazioni in merito, che, alla prova dei fatti, hanno trovato solo tristi smentite.
L’apice delle smentite, purtroppo, si è raggiunto nella giornata di venerdì 31 maggio – termine, peraltro, indicatoci dall’attuale proprietà per il pagamento delle retribuzioni del mese di marzo e aprile 2019 – allorquando, non senza disappunto, abbiamo potuto verificare come solo un piccolo gruppo dei componenti della rosa abbia ricevuto lo stipendio di marzo, rimanendo impagato per tutti quello di aprile.A questo punto, stante l’insostenibilità della situazione, tramite l’Assocalciatori, la squadra tutta ha formalmente messo in mora la Società al pagamento delle retribuzioni dovute, nelle forme previste dall’art. 17 dell’Accordo Collettivo AIC – Lega Pro – FIGC. Si tratta di un atto necessario e finalizzato alla salvaguardia dei nostri diritti costituzionalmente garantiti, ma, soprattutto, per mettere alla prova, definitivamente, l’affidabilità o meno della Società.
Ciò nonostante come ovvio che sia, il nostro impegno resterà inalterato, se non rafforzato (come già dimostrato contro il Catania), in quanto la nostra passione ci spinge ben oltre le vicende extra calcistiche. Lo dobbiamo a noi stessi, alle nostre famiglie, ai nostri meravigliosi tifosi e ad una città intera!
Questa è la nostra favola…scriviamo tutti ASSIEME il lieto fine.
I calciatori del Trapani Calcio S.r.l.
Questo non deve assolutamente illudere i tifosi biancorossi. Il Trapani vuole raggiungere la B sul campo e lo ha ampiamente dimostrato nel doppio confronto con il Catania. Chiaramente è un fattore di cui i giocatori granata avrebbero volentieri fatto a meno.
La squalifica di Bertoncini per l’allenatore di Vernasca rappresenta un rebus importante. Il Piacenza dovrà rinunciare ad un giocatore chiave, titolare inamovibile della difesa (basti pensare che è già ricercato da formazioni di serie B), e difensore con il vizio del gol (vedi gara di andata con l’Imolese). L’ipotesi più accreditata è che il mister schieri Della Latta nel cuore della difesa, come è già accaduto in passato, lasciando a Nicco, Marotta e Corradi la linea del centrocampo. Proprio su Nicco le notizie sono positive: il giocatore è recuperato anche se non è da escludere un atteggiamento prudente dell’allenatore nella fase iniziale.
Franzini sa bene che fare risultato in Sicilia non è per nulla cosa semplice. Diventa fondamentale far pesare il fattore campo nella gara di andata. Le prevendite stanno andando a gonfie vele: ci si aspetta di vedere più di 10 mila biancorossi a spingere la squadra nella gara più delicata. Del resto i tifosi del Piacenza quest’anno ci hanno abituato a grandi cose…
Piacenza (4-3-3): Fumagalli, Corsinelli, Della Latta, Pergreffi, Barlocco, Nicco, Marotta, Corradi, Di Molfetta, Ferrari, Terrani. All. Franzini
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