E’ andata bene. La Pro Patria ha giocato meglio di noi ed ha avuto le occasioni migliori, eppure all’ultimo respiro questo Piacenza ha portato a casa una vittoria pesantissima. Tre punti d’oro in un campionato che si sta sempre più rilevando come complicatissimo.
Non mi convince però il ritorno di una difesa a 5, che questo Piacenza aveva abbandonato la scorsa stagione con gli stessi protagonisti proprio per le difficoltà a fare gioco. Chiaro l’intento di giocare palle alte per Ferrari ed avanzare Marotta a mezz’ala per permettergli di provare ad inserirsi sulle spizzicate del centravanti insieme a Sestu. Piano che di fatto non è mai riuscito perché Sestu fondamentalmente riesce a dare il meglio quando svaria sugli esterni e perché Ferrari era sempre anticipato dai tre centrali avversari.
Qui è mancato il piano B del Piacenza che non è riuscito all’interno della partita a sviluppare una alternativa a questo piano gara. Credo e spero che Franzini ritorni all’antico. Ossia ad un 4-3-3 maggiormente in grado di coprire meglio il campo e di essere il modulo adatto ad esaltare i protagonisti. A cominciare da domenica prossima a Chiavari dove in ottica terzo posto un pari andrebbe benissimo, ma se si vuole giustamente mirare al bersaglio grosso vale la pena provare a vincere
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