Sarà un’altra partita fondamentale. Al “Garilli”, domenica 14 febbraio, potrebbe esserci una svolta nel campionato del Piacenza. Dall’arrivo di mister Scazzola, a cui vanno aggiunti tutti i movimenti del mercato di riparazione (leggi qui), la squadra ha avuto una scossa importante. Il nuovo 3-4-2-1 sembra, almeno in questo momento, dare qualche certezza in più. L’importantissima vittoria di Livorno ed il pari, ottenuto con l’uomo in meno e negli ultimi minuti, contro la Carrarese sono due segnali molto forti a cui i biancorossi vorranno dare seguito.
Classifica alla mano, il Piacenza ha ancora la chance di prendere due piccioni con una fava, a patto di battere l’Olandesina domenica pomeriggio: con i tre punti i biancorossi aggancerebbero i toscani in classifica, uscendo virtualmente dalla zona playout. Situazione impensabile fino a 10 giorni fa. Il primo obiettivo deve essere però ovviamente quello di tenere “a distanza di sicurezza” l’ultimo posto.
La rete di Lamesta, festeggiata da tutto l’organico, ci fa capire quanto il gruppo sia coeso nonostante le tante difficoltà di questa stagione. Da qui si deve ripartire, consci del fatto che le cose da migliorare sono comunque tante. La più evidente è l’attenzione nel disimpegno: anche domenica scorsa la squadra di Scazzola ha concesso con due errori due occasioni alla Carrarese. Una è costata l’espulsione a Simonetti, l’altra poteva costare carissimo a Libertazzi. “Regali” che ovviamente questa squadra non può più permettersi e rischiano di vanificare gli sforzi fatti.
Dopo un buon inizio di 2021, segnato da due successi con Novara e Grosseto, la squadra di Giancarlo Riolfo ha rallentato la sua corsa. Una sola vittoria nelle ultime 5 partite per gli Arancioni. Certamente si tratta di un successo di prestigio, dato che al “Melani” i toscani hanno battuto di misura niente meno che la capolista Como. Sono arrivati però complessivamente solo 4 punti e la classifica dell’Olandesina è peggiorata, tanto che ora rischia seriamente di essere risucchiata in zona playout.
Nonostante i 5 gol di Valiani, miglior marcatore della squadra, la Pistoiese fatica tantissimo a trovare la via della rete: con 21 gol realizzati ha il secondo peggior attacco di tutto il girone A. Il tecnico è solito disporre le sue pedine con il 4-3-1-2, ma abbiamo visto la Pistoiese giocare con il 3-4-2-1 contro l’Alessandria e con l’inusuale 5-4-1 nell’ultimo match, perso 2-1 per mano della Pro Patria.
Un’assenza pesante quella di Simonetti, titolare inamovibile del 3-4-2-1 di Scazzola. Il rosso rimediato contro la Carrarese lo costringe “ai box”. Oltre ad essere un giocatore fondamentale è anche un under: la regola costringe il tecnico ad inserire almeno 4 “giovani. Scorza o Tafa potrebbero trovare spazio, ma dovrebbero “riadattarsi” per ricoprire la fascia destra. L’alternativa potrebbe essere quella di spostare Martimbianco sulla fascia destra con Cannistrà che andrebbe a completare il terzetto difensivo.
Una buona notizia arriva invece dal fronte offensivo: ritorna a disposizione in attacco De Respinis che aveva saltato per infortunio l’ultimo match.
Piacenza (4-3-1-2) Libertazzi, Martimbianco, Battistini, , Marchi, Visconti, Palma, Corbari, Scorza, Galazzi e Gonzi dietro all’unica punta De Respinis.
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