Tanta, tantissima la musica in questo mese di ottobre a Piacenza, complice la programmazione del Piacenza Jazz Fest che inanella serate in luoghi sempre diversi e dedicate a diverse tipologie di pubblico. Nel corso della seconda settimana, con un ritmo sempre di un concerto al giorno, spicca quello ambientato nella suggestiva cornice della Basilica di San Savino che sarà perfetta per ospitare la violinista Anaïs Drago in solo (mercoledì 19 ottobre alle 21.15 a ingresso libero). Tutt’altro che monocolore, Drago col suo violino sorprende per la moltitudine di suoni e la ricchezza armonica e melodica. Artista italiana, vincitrice del sondaggio “Top Jazz” per la categoria “Nuove Proposte” della rivista Musica Jazz solo l’anno scorso, questa sorprendente violinista si muove tra le sonorità del Jazz, del Rock, della World Music con lo sguardo sempre rivolto a nuovi stimoli e generi di confine.
Molte sono le musiciste a cui viene dato spazio in questo festival, anche lunedì 17 ottobre alle 21:30 in collaborazione con il Cantiere Simone Weil (Palazzo Ghizzoni Nasalli con ingresso da via Gregorio X, 9) si potrà ascoltare un quartetto la cui leader si chiama Miriam Fornari e presenterà il suo “MORA”. Fornari si esibirà in veste di pianista, tastierista, cantante e compositrice di questo gruppo, nato per sviluppare le sue idee compositive, legate alle sonorità contemporanee tramite l’utilizzo di elettronica. Cori, sintetizzatori e drum machine si alternano al timbro acustico del pianoforte e al suono elettrico della chitarra, creando un quadro ricco di sfumature. Miriam Fornari si è formata musicalmente presso la Siena Jazz University, dove ha avuto l’occasione di studiare con insegnanti di grande spessore, sia durante l’anno accademico che durante i seminari estivi. Ha inoltre collaborato con vari gruppi, vincendo il primo premio nel concorso per giovani musicisti “Rosso Bastardo” con il gruppo “Bread & Jazz”. Tra le sue peculiarità emerge la continua ricerca sperimentale di nuove sonorità e di nuove linee compositive.
Martedì 18 alle 21:30 sarà la volta del gruppo Lost in the Supermarket, ospiti al Baciccia (via Dionigi Carli, 7). I Lost in the Supermarket sono un quartetto di jazz moderno con base a Bologna che ha un rapporto speciale con il Piacenza Jazz Club dal momento che ha vinto nella categoria Gruppi del Concorso Bettinardi nel 2020. Nel corso della serata al Baciccia presenteranno soprattutto brani dal loro nuovo album dal titolo “Madrigale”. In questo secondo lavoro discografico la band raggiunge nuovi equilibri sonori, dovuti anche alla rinnovata formazione che vede il basso elettrico al posto del contrabbasso e l’introduzione del sintetizzatore. Alla matrice squisitamente acustica cara a questa formazione, e che viene comunque conservata, si vanno ad aggiungere momenti di avanguardia e modernità, che orientano le nuove scelte artistiche del gruppo. L’idea che li caratterizza è l’utilizzo della voce in una veste inusuale: quella dello strumento a fiato. La loro musica appare come una miscela caratterizzata da elevata intensità emozionale e raffinate scelte armoniche, in cui l’evidente matrice del jazz contemporaneo strizza l’occhio a contaminazioni con altri generi, dalla Fusion al Latin-Jazz e al Pop.
Chiude questa serie il Last Organ Trio, che suonerà giovedì 20 alle 21:30 al Dubliners Irish Pub (via S. Siro, 24). Dopo il grande successo di pubblico e di critica riscosso quest’estate in occasione di uno degli appuntamenti di SummerWine in Jazz, quello presso la cantina Poggiarello, torna a grande richiesta il trio formato da Luciano Zadro alla chitarra, Yazan Greselin all’Hammond e Tommy Bradascio alla batteria. Nato dalla comune passione dei tre musicisti per la musica Hardbop e dalla loro profonda intesa musicale, il trio cattura immediatamente il pubblico grazie al sound accattivante e moderno, alla capacità esecutiva e al suo livello di interplay. Bravura, lirismo, tecnica, spiccate sonorità e una buona dose di swing, sono gli esplosivi ingredienti di questo trio, oltre alla capacità di proporre brani anche poco conosciuti ma di rara bellezza. Nel corso del concerto si cimenteranno in standard eseguiti con arrangiamenti spettacolari e brani originali che rendono in particolare omaggio alle grandi chitarre del jazz: da George Benson a Pat Metheny, da Wes Montgomery a Bireli Lagrene e Pat Martino.
FABRIZIO BENTIVOGLIO SVELA IL GENIO DI FLAIANO
Sabato 22 Nicolini jazz students on the road fa tappa al Milestone Live Club mentre domenica 23 ottobre il Jazz brunch alla Terrazza del Grande Albergo Roma
Piacenza, 17 ottobre 2022 – È un sogno che si realizza per Fabrizio Bentivoglio, attore, regista e sceneggiatore tra i più premiati in Italia, quello di recitare i brani di un’icona degli anni ’60 e ’70 come Ennio Flaiano che, con sagace ironia, ha raccontato vizi e virtù di un Paese che, incredibilmente, non è cambiato per niente.Co-protagonista di questa “lettura per voce e contrabbasso” per rendere omaggio a Flaiano nel cinquantenario della sua scomparsa oltre a Bentivoglio, ideatore dell’intero progetto, a cui stava pensando da ben undici anni, il contrabbassista Ferruccio Spinetti. Un tributo di parole e musica che ha per titolo “Lettura clandestina”, ricavato da “La solitudine del satiro”, libro-antologia di Flaiano, uscito postumo e che andrà in scena alla Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni (via E. Parmense, 77) venerdì 21 ottobre alle 21:15.
Questa e tutte le altre iniziative del festival organizzato dal Piacenza Jazz Club sono rese possibili grazie al determinante sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e di altre istituzioni e privati.
I biglietti per poter assistere a questo e a tutti gli altri concerti a pagamento del festival si possono acquistare presso la sede del Piacenza Jazz Club in via Musso 5 tutti i giorni feriali dalle 15:00 alle 19:30 e il sabato mattina dalle 10:30 alle 12:30, oppure online sul sito vivaticket.it. Informazioni scrivendo a biglietti@piacenzajazzclub.it, oppure chiamando lo 0523/579034. Fino a esaurimento di disponibilità sarà possibile acquistare i biglietti anche in loco la sera stessa.
Il “Nicolini jazz students on the road” è un progetto del Dipartimento Jazz del Conservatorio “Nicolini” di Piacenza che ha lo scopo di fornire agli studenti un’esperienza professionale, facendoli esibire dal vivo nelle più importanti realtà italiane. Questo concerto dal titolo Blues By Four che si terrà al Milestone Live Club sabato 22 ottobre alle 21:30 con ingresso libero è un’interessante iniziativa che va ad aggiungersi a quelle già in atto da vari anni nella collaborazione tra il Conservatorio e il Piacenza Jazz Fest.
Il Blues sta al Jazz come il latino sta all’italiano. Se da una parte il Blues ha conquistato la musica pop, basti pensare ai Beatles e a Springsteen, dall’altra sembra quasi rinnegato dal Jazz contemporaneo, che preferisce flirtare con la musica classica contemporanea. Il quintetto del Nicolini attraverserà musicalmente un secolo di jazz attraverso le pagine più rilevanti della “musica del diavolo”.
Domenica 23 ottobre ore 12:30 secondo Jazz brunch di questo festival con il quartetto del trombettista Franco Capiluppi farà convergere al settimo piano del Grande Albergo Roma gli appassionati di Jazz e quelli del “bien vivre”. La “Terrazza del Roma” nel corso degli anni ha saputo rinverdire e riproporre il grande appuntamento del brunch domenicale con tutti quegli ingredienti che rendono questo appuntamento uno dei migliori nel suo genere. In questo caso i biglietti si possono acquistare unicamente presso il Piacenza Jazz Club nelle modalità indicate sopra.
Dopo aver conseguito il diploma di tromba al Conservatorio di Mantova, Franco Capiluppi inizia la sua carriera musicale in big band, dove affianca musicisti del calibro di Emilio Soana, Rudy Miliardi, Gianni Bedori e Gil Cuppini. Dal 1994, dirige la Mantua Band Studio e collabora anche con altre big band, tra le quali: Big Band del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia, CBBand, JAO, Lydian Sound Orchestra, Merulo Big Band, Mauro Ottolini Big Band, Union Jazz Band, Verona Improvisers Jazz Orchestra e Village Big Band. Nel contempo, svolge attività concertistica in formazioni ridotte o contesti solistici, oltre che attività didattica. Ha al suo attivo oltre venti incisioni discografiche come solista e in collaborazione con musicisti di fama nazionale e internazionale.
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