Al “Garilli” domenica 13 aprile sarà una partita difficilissima per mille motivi. Gli uomini di Rossini dovranno vedersela con il Forlì, capolista del girone D che è vicinissima alla promozione tra i professionisti. Ai biancorossi servirà una gara quasi perfetta per avere ragione di una squadra che ha grande qualità e che vanta 7 lunghezze di vantaggio sulla seconda Ravenna (che affronterà il Fiorenzuola).
Dopo le ultime prove in cui il tecnico ha dovuto ridisegnare anche l’assetto tattico della squadra a causa delle numerose assenze si torna al passato. Certamente la lista infortunati rimane importante. Non ci sarà nemmeno Bachini, che è stato ammonito ad Imola ed era in diffida. Il rientro in campo di Somma, tuttavia, consente al mister di ridisegnare la sua squadra con il consueto 3-5-2
Piacenza (3-5-2): Franzini, Iob, Somma, Zucchini, Napoletano, Muhic, Andreoli, Santarpia, Ruiz, D’Agostino, Recino.
Nelle ultime due partite i biancorossi hanno concesso 3 reti. Con il San Marino, dopo il vantaggio, uno svarione della fase difensiva ha consentito l’immediato pari agli avversari. Ad Imola, dopo un discreto inizio, la gara è diventata vertiginosamente in salita dopo le 2 reti subite dai locali. Per 70 minuti il Piacenza non è riuscito a trovare una reazione degna di nota, poi la svolta: il giovane Dal Cerri è bravo a entrare in area da destra ed appoggiare con la serenità del veterano una palla a D’Agostino che riapre la partita. Recino, che aveva fallito due occasioni da gol in precedenza, si fa poi atterrare in area dal portiere e realizza il penalty. In 11 contro 10 per l’espulsione dell’estremo difensore il Piacenza rischia anche di vincere una partita che fino a poco prima era anche difficile ipotizzare di poter pareggiare (RIASCOLTA QUI I PUNTI DI VISTA DI ANDREA AMORINI)
Partita quasi come outsider di fronte a pretendenti come Ravenna e Piacenza sarà, salvo stravolgimenti finali, la squadra a festeggiare la promozione tra i professionisti. Dopo un lunghissimo primato del Tau ed un avvincente testa a testa con il Ravenna la squadra di mister Alessandro Miramari ha piazzato la fuga potenzialmente decisiva. Il Forlì è una macchina da calcio: 10 vittorie consecutive, e 18 vittorie nelle ultime 20 partite. Nel 2025 non ha mai pareggiato e ha perso una sola volta. Una difesa impenetrabile: solo 19 reti subite, nettamente la migliore del campionato. Un attacco super: 67 gol, anche in questo caso senza rivali, con Elia Petrelli e Davide Macri che sono già entrati in doppia cifra nelle marcature (rispettivamente 12 e 11 gol in campionato).
Se tutto questo non dovesse bastare a far capire quanto sarà complicata la gara del Piacenza, basta ricordare il risultato dell’andata. Lo scorso 1 dicembre il Forlì sconfisse gli emiliani con un tennistico 6-1, che rappresenta uno dei momenti più cupi, a livello di risultato, dell’intera storia del club.
A definirla così è stato Bachini all’interno della rubrica settimanale di Radio Sound: “Caffè Biancorosso”. Il Piacenza, è vero, conserva 11 rassicuranti punti di vantaggio sul 16esimo posto (in caso i punti tra la 13esima e la 16esima siano più di 8 non si disputerebbero gli spareggi), ma i punti di vantaggio sulla zona rossa, che al suo interno ha una classifica relativamente stretta (il San Marino che è 15esimo ha solo 4 punti in meno dei piacentini), sono solamente 2.
Dopo il match con il Forlì ci sarà il turno pre Pasquale con l’attuale ultima in classifica United Riccione, in seguito il confronto con il Tau e, per chiudere, la sfida allo Zenith Prato che potrebbe essere uno scontro diretto, dato che attualmente occupa la 13esima posizione.
Il Piacenza, che era uscito dai play out con 7 punti in 3 gare tra febbraio ed inizio marzo, ha poi faticato ad ingranare le marce alte: solo tre pareggi nelle ultime quattro con un finale di campionato ancora tutto da scrivere.
Forlì 75; Ravenna 68; Tau e Piacenza 58; Lentigione 55; Imolese 43; Cittadella Vis Modena 40; Prato 39; Tuttocuoio 38; Piacenza, Sasso Marconi e Progresso 35; Zenith Prato 33; Corticella 32; San Marino 31; Sammaurese 24, Fiorenzuola e United Riccione 22
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