Il Piacenza torna al “Garilli” per sfidare la Fermana nel quarto impegno stagionale di campionato, il secondo di fronte ai propri tifosi. Uno stadio che accoglierà il pubblico sotto una luce diversa: in settimana sono infatti terminati i lavori di sistemazione dell’impianto: sulle due tribune campeggiano le scritte “Piacenza Calcio” e “1919”, ossia l’anno di fondazione del club.
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Tornando all’attuale percorso dei biancorossi, il bicchiere sin qui è certamente mezzo pieno. Sette punti in tre partite e secondo posto in classifica condiviso con Reggiana e Carpi: meglio ha fatto solamente il Padova di Scullo. La truppa di Franzini, dal punto di vista del ruolino di marcia è assolutamente in linea con le aspettative. La rincorsa all’identità di gioco del Piacenza 2019/2020 però è solo cominciata, come testimoniano i diversi cambi di registro operati dal tecnico nel corso dei primi 270’.
La svolta tattica
Il Piacenza ha iniziato con il rombo, modulo accantonato nel match di Trieste. Qui si è schierata con l’albero di Natale e con il 4-3-3, senza però riuscire realmente a creare reali pericoli all’avversario. La svolta è stata palpabile negli ultimi 20’. Il 5-3-2 con cui i biancorossi hanno affrontato il finale di gara al “Nereo Rocco”, unito alla freschezza di Paponi e Sylla ha dato nuova linfa vitale alla squadra, capace di prendere in mano una partita in cui fino a quel momento non era stata protagonista.
Che possa essere questa la strada giusta?
Leggi qui l’intervista all’attaccante Paponi dopo la sua prima doppietta in biancorosso
Lo stesso Paponi è stato protagonista di Bianco e Rosso: ASCOLTA QUI
Ben più di undici uomini …
A Trieste il Piacenza ha imparato una volta di più di avere una rosa davvero profonda ed importante. Anche chi entra in corsa ha la qualità per cambiare la partita. E qui un plauso va al giovane Sylla, il cui impiego è stato centellinato nella prima stagione in biancorosso, ma che ancora una volta si è fatto trovare pronto al momento del bisogno. Peccato per l’ammonizione rimediata con un fallo da dietro: su questo punto si deve lavorare ancora.
Al di là dell’attaccante di colore, comunque, Franzini ha l’imbarazzo della scelta in tutti i reparti e la grande capacità di saper leggere la partita in corsa e scegliere gli uomini giusti da rimpiazzare: dote di pochi, specialmente in questa categoria.
Le parole di mister Arnaldo Franzini: ASCOLTA QUI
Piacenza – Fermana, sfida ad un avversario ferito
Dopo il decimo posto dello scorso anno, seguito dall’eliminazione al primo turno dei playoff, i gialloblù hanno iniziato con diverse difficoltà la stagione 2019/2020. Il successo con il Ravenna dell’undici di Flavio Destro, papà del giocatore del Bologna e della nazionale Mattia Destro, non ha infatti avuto seguito. I marchigiani sono poi incappati in due sconfitte per mano di Real Vicenza e FeralpiSalò, subendo 4 reti in due partite. Per gli ospiti la gara del “Garilli” è quindi fondamentale per riacquistare fiducia e punti.
Gara dal sapore speciale per Manuel Giandonato. Il biancorosso lo scorso hanno ha totalizzato la bellezza di 31 presenze con la maglia dei Canarini. Domenica sarà pronto per una sfida da ex, probabilmente come centrocampista centrale, ossia il suo ruolo naturale.
Abbiamo intercettato Paolo Gaudenzi, il giornalista di cronache fermane ci racconta come giocano i marchigiani: ASCOLTA QUI
La probabile formazione (5-3-2)
Del
Favero, Zappella, Pergreffi, Della Latta, Milesi, Imperiale, Nicco, Giandonato,
Corradi, Cacia, Paponi
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