“Strategie? Ne abbiamo tante”. Giuseppe Cavalli, presidente di Piacenza Expo, traccia il punto della situazione dopo il successo dell’ultima rassegna “Piace Mattoncini”. E lo fa rispondendo alle critiche giunte recentemente dall’opposizione di centrodestra in consiglio comunale. Opposizione da tempo molto critica verso l’operato di Cavalli, accusato di non avere una strategia e, sostanzialmente, di non tenere i conti in ordine all’interno dell’ente fieristico.
Strategie
“Noi di strategie ne abbiamo tante, solo che le strategie vanno ascoltate, ci vuole confronto e ci vuole soprattutto tanta collaborazione. Io ho sempre detto che fare squadra è importante ma soprattutto bisogna crederci, perché come ho detto anche l’altro giorno in audizione in consiglio comunale, a Piacenza ci sono tanti battitori liberi: ha tante possibilità, ha dei valori da esprimere e se questi valori venissero veramente collegati tutti insieme, Piacenza e il suo territorio possono veramente fare la differenza in tutta Italia, con tutte queste caratteristiche”.
Tre obiettivi
“Le strategie ci sono anche perché altrimenti dal 2017 al 2024 questa meravigliosa struttura non avrebbe ottenuto certi risultati. Dall’inizio mi sono imposto tre obiettivi. Il rilancio d’immagine della fiera, nell’ambito del territorio ma soprattutto nell’ambito del mercato fieristico. Il rilancio della struttura a livello di manutenzione. Non dimentichiamo che ho ereditato un ente fiera che era da rivisitare, era da rilanciare anche dal punto di vista proprio della manutenzione ordinaria e straordinaria della sua struttura in sé. Poi soprattutto il bilancio. Purtroppo c’è stato di mezzo anche il Covid e quindi è qualche altro inconveniente che ho trovato lungo il mio percorso, altrimenti noi i bilanci li avremmo tranquillamente pareggiati”.
“Ricordiamocelo, perché tanta gente se ne è dimenticato, che il Covid ci ha lasciato fermi un anno e tre mesi e l’indotto commerciale non è che dalla mattina alla sera tu accendi e spegni la luce: dopo un fermo di un anno e tre mesi ci vuole un po’ di tempo per cercare di farlo ripartire e farlo ripartire in un certo modo”.
Un cda forte
“Quindi sono molto fiducioso, abbiamo un CDA molto forte, un CDA coeso, coadiuvato da un ottimo collegio sindacale e quindi un ringraziamento ancora veramente gigantesco ai miei collaboratori della Fiera. Otto collaboratori, siamo pochi ma siamo veramente di qualità. Quindi di strategia ce n’è tanta, va solamente capita, va interpretata nel modo giusto e ci vuole tanto confronto e collaborazione”.
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