Piacenza Expo, fatturato in crescita: oltre 2 milioni di euro. Giuseppe Cavalli confermato amministratore unico

Critiche dal centrodestra a Piacenza Expo

L’Assemblea dei Soci di Piacenza Expo, riunitasi ieri nel tardo pomeriggio nella Sala Convegni del quartiere fieristico nel rispetto delle normative sul di- stanziamento interpersonale, ha approvato all’unanimità il bilancio 2019.

L’Assemblea, su proposta del Comune di Piacenza – socio di maggioranza con il 54% del capitale sociale – ha anche riconfermato Giuseppe Cavalli, all’unanimità, nel ruolo di Ammi- nistratore Unico per il prossimo triennio.

Il bilancio

Il consuntivo del 20° esercizio, nonostante un fatturato in crescita rispetto al 2017 – anno preso come riferimento vista la mancanza nel calendario fieristico, proprio come nel 2019, di Geofluid, il più importante e redditizio evento organizzato da Piacenza Expo – si è chiuso con un disavanzo di € 1.498.320. Il fatturato complessivo si è attestato al 31 dicembre 2019 a € 2.026.687, facendo registrare un progresso del 9,13% rispetto al 2017, anno in cui la produzione aveva raggiunto la cifra di 1.841.635.

L’EBIDTA si è attestato su valori positivi in questi anni anche negli esercizi in cui non era presente Geofluid, segnale di una buona sostenibilità della struttura.

“Il bilancio – ha detto l’amministratore unico Cavalli, presentando i dati in Assemblea – è stato segnato in maniera incisiva dall’imprevista situazione debitoria venutasi a creare a seguito della notifica, da parte del Comune di Piacenza, di cartelle esattoriali per il paga- mento dell’Imu relative al 2013 e al 2014 per un valore di € 278.795″.

“Una situazione debitoria non imputabile all’attuale governance di Piacenza Expo che, in previsione della sicura noti- fica, già dai prossimi mesi, delle altre cartelle per il pagamento dell’Imu per gli anni 2015 e 2016 – anch’essi non relativi all’attuale Amministrazione – e 2017, 2018 e 2019, ha pruden- zialmente inserito in bilancio, alla voce “altri accantonamenti”, la somma di € 814.980,00”.

“E’ una situazione che, seppur con proporzioni diverse, coinvolge tutti i quartieri fieristici italiani. Per questo la nostra associazione di riferimento, Aefi, si sta adoperando già da tempo per giungere ad una diversa soluzione con il Governo, evidenziando il ruolo strategico delle fiere per i territori, ruolo ancor più importante in questo periodo per una ripresa efficace dell’in- dotto generato a favore dei settori maggiormente colpiti dalla crisi come l’ospitalità, il turismo d’affari e i servizi”.

Visitatori ed espositori

L’Amministratore Cavalli ha anche fatto un’accurata disamina sul positivo andamento delle presenze registrate a Piacenza Expo nel 2019: gli espositori sono infatti passati dai 2.046 del 2017 a 2.473, con un progresso del 17,26%, mentre i visitatori hanno fatto segnare un saldo positivo di 44.031 unità, passando dai 149.627 del 2017 a 193.658 (+ 22,73%).

“L’emergenza sanitaria che in questi ultimi mesi ha duramente colpito anche il nostro terri- torio – ha detto Cavalli, dopo aver ringraziato i soci per la fiducia dimostratagli con il rinnovo dell’incarico – inciderà ovviamente anche sul prossimo bilancio. Quest’anno, oltre agli eventi tradizionalmente in programma e che siamo stati costretti a posticipare o a cancellare, ave- vamo messo in calendario sette nuove fiere che speriamo di recuperare nel 2021 così come Geofluid, che è già stato riposizionato all’autunno del prossimo anno. Il mercato si preannuncia sempre più competitivo; per questo Piacenza Expo dovrebbe investire per potenziare ulteriormente le proprie strutture e la propria offerta espositiva, per offrire nuove opportunità fieristiche ma anche per svolgere nel migliore dei modi quel suo ruolo naturale di agenzia di marketing territoriale, a cui già da anni assolve informalmente promuovendo il territorio e le eccellenze piacentine”.

Il piano di sviluppo

E proprio orientando lo sguardo al futuro prossimo, Cavalli ha presentato all’Assemblea un “piano di sviluppo” che prevede l’aumento delle aree espositive coperte attraverso la realizzazione di un nuovo padiglione da 1.800 mq., e il recupero della Cascina S. Savino che, da anni, giace in stato di abbandono proprio di fronte all’ingresso di Piacenza Expo. Per questo l’Amministratore Unico ha presentato ai soci una proposta di aumento di capitale da un milione di euro; proposta accolta con favore dalla compagine sociale, ma che verrà appro- fondita e votata in una successiva assemblea di prossima convocazione.

Il supporto della Regione

Piano di sviluppo che, unitamente alla crescita fatta segnare da Piacenza Expo negli ultimi anni nell’ambito del panorama fieristico italiano, pare aver convinto anche la Regione Emilia Romagna, a cui Cavalli ha recentemente presentato il lavoro svolto dal 2017 ad oggi alla guida della società di Le Mose. Contrariamente alla scelta, annunciata poco più di un anno fa, di uscire dal capitale sociale di Piacenza Expo, l’Ente di viale Aldo Moro pare infatti intenzionato non solo a riacquistare l’1% del pacchetto azionario precedentemente dismesso, ma anche a consolidare ulteriormente la propria presenza nella fiera piacentina.

“I risultati di bilancio presentati all’assemblea dei soci – ha commentato l’Assessore allo Sviluppo economico della Regione Emilia Romagna, Vincenzo Colla – sono positivi al netto delle partite straordinarie e dimostrano il buon lavoro svolto. In una situazione difficile come quella causata dalla pandemia la Regione Emilia-Romagna è fortemente impegnata a rilanciare l’intero sistema delle sue fiere, valorizzando le diverse e specifiche vocazioni“.

“Per questo, secondo il mandato ricevuto dal Presidente Bonaccini, che si sta adoperando anche con il Governo per il rilancio del sistema fieristico, posso assicurare che non solo non ab- bandoniamo Piacenza Expo, ma valutiamo di aumentare la nostra partecipazione nella com- pagine societaria. Ogni realtà espositiva rappresenta per noi un irrinunciabile moltiplicatore di valore che concorre in maniera fondamentale allo sviluppo del territorio attraverso la pro- mozione delle sue eccellenze e delle sue filiere, sia a livello nazionale che internazionale, e la creazione di lavoro. Il patrimonio di rapporti commerciali e di relazioni con enti e realtà produttive gestito dalla fiera di Piacenza è una ricchezza che vogliamo non solo preservare ma implementare, per essere pronti a cogliere le opportunità di crescita che arriveranno con la ripresa economica. Concordiamo pertanto con la proposta del nuovo piano di sviluppo presentato dall’Amministratore Unico”.

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