Piacenza accoglie il Columban’s Day, giungono in Cattedrale sabato 22 giugno alle ore 18, dopo una sosta da giovedì 20 in Santa Brigida, le reliquie di San Colombano. Il massimo tempio cittadino sarà al centro della venticinquesima edizione del Columban’s Day, il Meeting internazionale delle Comunità colombaniane che per la prima volta si svolge a Piacenza. Negli scorsi anni in territorio piacentino si è già svolto a Vernasca, Pianello e Bobbio.
Piacenza accoglie il Columban’s Day, Convegno e concerto
Sabato 22 giugno alle 10.30 nella chiesa di Santa Brigida d’Irlanda in piazza Borgo a Piacenza è in programma il convegno “Un ostello irlandese a Piacenza”. Intervengono: Damian Bracken (“Santa Brigida in Irlanda, in Italia e nel resto dell’Europa”); Marcello Spigaroli, architetto (“Il nodo delle romee. Chiesa e Borgo di Santa Brigida nella Piacenza del IX sec.”); Susanna Pighi, curatrice Museo Kronos (“Fonti iconografiche di San Colombano nell’arte piacentina”). Dalle 15 alle 16.30 visite guidate a cura di CoolTour; alle 21 in Cattedrale concerto del Coro Nicolini, diretto dal maestro Stefano Bommino.
Piacenza accoglie il Columban’s Day domenica 23 giugno
Domenica 23 giugno in mattinata e nel pomeriggio visite guidate a cura di CoolTour. Nel pomeriggio, “minima itinera camminata” dalla chiesa di Santa Brigida (con ritrovo alle 14.30 sul sagrato) alla Cattedrale passando per la basilica di Sant’Antonino a cura del Coro dei bambini del Quarto Circolo didattico di Piacenza, coadiuvato da un gruppo di cantanti del Conservatorio di Musica Giuseppe Nicolini e del Gruppo Teatrale Quarta Parete.
Il saluto del Sindaco Katia Tarasconi
Alle 15.30 a Palazzo Gotico, saluto del sindaco Katia Tarasconi alle autorità civili convenute. Alle 16 nel Salone degli affreschi del Palazzo Vescovile, saluto di mons. Cevolotto ai Vescovi e ai parroci delle Comunità colombaniane e alle altre autorità religiose. Alle 17 in Cattedrale messa solenne presieduta da mons. Cevolotto. Alle 19 Cena del Pellegrino nel Seminario vescovile con musica irlandese della folk band “The Lepricorns”.
Piacenza accoglie il Columban’s Day, la celebrazione con 17 Vescovi
Con mons. Cevolotto concelebrano 17 vescovi: mons. Gianni Ambrosio, vescovo emerito di Piacenza-Bobbio, mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso, mons. Corrado Sanguineti, vescovo di Pavia, mons. Maurizio Malvestiti, vescovo di Lodi, mons. Giuseppe Merisi, vescovo emerito di Lodi, mons. Guido Gallese, vescovo di Alessandria, mons. Salvatore Ligorio, vescovo emerito di Potenza, mons. Luigi Ernesto Palletti, vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato, mons. Domenico Beneventi, vescovo di San Marino-Montefeltro, mons. Andrea Turazzi, vescovo emerito di San Marino-Montefeltro, mons. Piero Marini,
arcivescovo, presidente emerito del Pontificio Comitato per i congressi eucaristici internazionali, mons. Anselmo Guido Pecorari, arcivescovo, già nunzio apostolico in Uruguay e poi in Bulgaria Macedonia, mons. Noel Treanor, nunzio apostolico presso l’Unione Europea, mons. Michael Duignan, vescovo di Clonfert and Galway and Kilmacduagh (Irlanda), mons. Paul O’Connell, vescovo di Ardagh and Clonmacnoise (Irlanda), mons. Denis Nulty, vescovo di Kildare and Leighlin (Irlanda), mons. John McAreavey, vescovo emerito di Dromore (Irlanda). Ad essi si aggiunge Stefano Zanolini, abate di Chiaravalle milanese e abate preside della Congregazione di San Bernardo in Italia. Inoltre concelebreranno Fr. Paul Finnerty, rettore del Pontificio Collegio Irlandese a Roma, e Fr. Robert McCulloch, già procuratore generale dei Missionari di San Colombano.
Presenti Missionari da San Colombano da Navan
Saranno presenti alcuni missionari di San Colombano da Navan in Irlanda, l’ambasciatrice d’Irlanda presso la Santa Sede, Frances Collins, il Console onorario d’Irlanda avv. Antonietta Marsaglia. Oltre ai sindaci delle comunità colombaniane, sono stati invitati i sindaci dei Comuni sul cammino di San Colombano del territorio piacentino.
Gli interventi
Interverranno gruppi da Friedrisìchshafen in Germania, dall’Irlanda, da Luxeuil e St. Coulomb in Francia. Molto numerosa, come sempre avvenuto nelle precedenti edizioni, la rappresentanza dei pellegrini Italiani. Arriveranno gruppi da San Colombano al Lambro (Lodi), dalla Valtellina, dalla Liguria (San Colombano Certenoli), da Riva di Suzzara (Mantova), dall’Oltrepò Pavese (Santa Giuletta e Canevino), dalla diocesi di Treviso (Breda di Piave), dalla parrocchia di Fogliano di Reggio Emilia, dalla Toscana (Capannori e Terrinca) e dal Piemonte (Monchiero e Biandrate)
La Cena
Alla Cena del Pellegrino al Seminario Vescovile hanno aderito oltre 400 persone.
Le mostre
Mostra in San Francesco
Intanto prosegue fino al 23 la mostra “San Colombano abate d’Europa” nella basilica di San Francesco in piazza Cavalli, visitabile nei seguenti orari: 8.30-12; 15-18.30.
Una mostra a Bobbio
A Bobbio lunedì 24 giugno alle ore 11 al Museo Collezione Mazzolini apre la mostra: “L’Irlanda e la nascita dell’Europa”. Saranno presenti l’Ambasciatore d’Irlanda presso la Santa Sede Frances Collins e i curatori Damian Bracken, University di Cork, e il rettore del Collegio irlandese Fr. Paul Finnerty.
Mauro Steffenini, presidente dell’Associazione Amici di San Colombano per l’Europa
Perché il Meeting delle Comunità colombaniane a Piacenza?
Siamo giunti quest’anno alla 25a edizione del Columban’s Day. Dal 1998, ad eccezione dei due anni contrassegnati dalla pandemia, i Meeting si sono sempre ininterrottamente celebrati, alternativamente in Italia e in un altro Paese europeo.
Perché quest’anno a Piacenza? Nel 1989 la diocesi di Bobbio è stata unita a quella di Piacenza e da allora, San Colombano è stato proclamato compatrono della città e dell’intera diocesi, divenendo patrimonio comune. Il motivo principale della scelta della Cattedrale di Piacenza di ospitare l’incontro internazionale della Comunità Colombaniane è stato quello innanzitutto di valorizzare e coinvolgere tutte le parrocchie piacentine dedicate all’abate irlandese durante un periodo preparatorio anche attraverso l’accoglienza e la venerazione delle sue reliquie provenienti da Bobbio e di far confluire poi una loro rappresentanza nella Chiesa madre. L’altro motivo è stato quello di accendere l’attenzione della città verso questo suo patrono che non è poi così conosciuto, ma che, per storia e fede, è stato eletto a protettore dell’intera realtà diocesana.
Un tempo privilegiato per il futuro
In questo tempo privilegiato per il futuro e il ruolo dei Vecchio Continente, il Columban’s Day è un segno di riscoperta dell’amore di Dio nella testimonianza di fede prorompente di Colombano nella vita personale e in quella delle realtà colombaniane coinvolte. Dall’umile e confidente ricorso a Dio esse traggono coraggio per un rinnovato annuncio cristiano che aiuti a coniugare libertà e verità e assicurano fondamenti spirituali ed etici all’unificazione economica e politica dell’Europa.
Ai suoi figli spirituali riuniti, come un tempo ai suoi monaci, san Colombano continua a rivolgere con rinnovato vigore lo stesso augurio: “la Trinità vi conceda questi tre doni: pace, salvezza ed eterna carità e li custodisca tra voi anche per la mia preghiera. Lui solo conosce quanto sia grande la mia passione per la vostra Salvezza e quanto sia vivo il mio desiderio per il progresso della vostra formazione” (Epistola IV, 1).
Sarà un’occasione per riscoprire la figura di San Colombano e la sua opera che ha modellato le terre bobbiesi nei secoli per cultura e civiltà e ancora oggi contribuiscono all’identità di tutto il territorio piacentino.
Così San Colombano è proprio il caso di dire, per la prima volta, entra in punta di piedi in città attraverso il segno delle sue reliquie che faranno tappa, prima, nella chiesa di Santa Brigida d’Irlanda giovedì 22 per poi entrare solennemente in cattedrale per la messa vespertina, sabato 22 giugno.
Un invito ai Piacentini
L’invito è dunque rivolto in primis ai piacentini perché non rimangano indifferenti a tale evento di grazia. Non è mai avvenuto in 14 secoli di storia che Colombano ripassasse da Piacenza. Dopo esattamente 1410 anni da quando transitò in vita da queste parti per dirigersi a Bobbio, Colombano visiterà la città di Piacenza e non lo farà senza lasciare un messaggio, senza riproporsi ad esempio, senza aiutare a riaccendere e ravvivare la fede in questo nostro tempo, senza lasciare la sua benedizione. Quindi, l’appello ai piacentini di Piacenza è di unirsi a tutti coloro che nel nome di Colombano giungeranno in città per ritrovarsi in cattedrale ed essere pure loro protagonisti e non soltanto spettatori distratti o solo incuriositi perché sicuramente Colombano non farà mancare frutti di bene e di consolazione a coloro che vivranno una giornata destinata a rimanere nella memoria e nel cuore per molto tempo.
La diocesi che con Bobbio, custodisce l’eredità di Colombano, tessitore di pace, da essa attinge per lanciare da Piacenza una riflessione e dare un contributo a questa nostra Europa che anela alla pace.
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