Anche il nuovo Commissario straordinario per la peste suina africana, Giovanni Filippini, ha partecipato – in collegamento telematico – all’incontro della Cabina di regia per la gestione congiunta dell’emergenza PSA che si è svolto ieri (martedì 17 dicembre) presso la sala consiliare della Provincia.
«Questo appuntamento – spiega Federico Bonini, consigliere provinciale con delega ad Emergenza Peste Suina, Polizia provinciale, Caccia e pesca – ha rappresentato una preziosa occasione per approfondire la conoscenza del nuovo Commissario straordinario Giovanni Filippini e per illustrargli nei dettagli l’attività della cabina di regia provinciale. Momenti come questo sono particolarmente utili per sostenere le realtà piacentine alle prese con la PSA. Come Istituzioni dobbiamo avere l’obiettivo di mettere nelle migliori condizioni possibili chi è costantemente impegnato nelle attività per affrontare questa emergenza e sostenere chi ha subito pesanti conseguenze economiche”.
“La Provincia, con una nota della presidente Patelli, tornerà a sollecitare formalmente il Commissario straordinario sulla necessità di disporre di maggiori risorse economiche per accompagnare e rendere ancora più efficace l’immenso sforzo delle persone che, notte e giorno, fronteggiano i rischi connessi alla peste suina».
Ad aprire la seduta la presidente della Provincia Monica Patelli. Affiancata dal vicepresidente Franco Albertini e dal consigliere delegato Federico Bonini, ha presentato al Commissario straordinario PSA struttura, finalità e attività della Cabina di regia provinciale, dettagliando anche come si sviluppa il costante confronto con Regione Emilia-Romagna, Ausl e G.O.T. territoriale.
Prima di fornire una serie di risposte alle tante domande, preoccupazioni e sollecitazioni degli stakeholder presenti in Provincia, il Commissario straordinario PSA Giovanni Filippini ha illustrato il contesto della presenza della peste suina africana in Europa e le quattro linee guida della strategia del Piano d’azione – condiviso con la Commissione Europea – attualmente in corso contro i quattro cluster di peste suina in Italia, il più attivo dei quali interessa cinque regioni nell’area del Nord che comprende anche Piacenza.
Il confinamento fisico della circolazione virale attraverso barriere e recinzioni, anche lungo gli assi autostradali e i viadotti. La definizione di una Zona CEV (ossia di una Zona di Controllo dell’Espansione Virale), al cui interno si sviluppa una attività di sorveglianza per stabilire dove sia effettivamente presente il virus e agire di conseguenza con attività di depopolamento mirate nelle diverse zone (infette, ZCEV e non infette). Monitoraggio sia dei suini di allevamento sia della popolazione di cinghiali; misure di biosicurezza dal punto di vista strutturale e gestionale e sensibilizzazione rispetto ad esse.
«Queste azioni – spiega Filippini – si stanno svolgendo attraverso una intensa azione di coordinamento con i territori. In questo senso sono fondamentali le Cabine di regia come quella di Piacenza, perchè rappresentano importanti momenti di condivisione del percorso in essere. È il motivo per cui, anche in questa occasione, insieme alle autorità, agli esperti e ai servizi veterinari ho ringraziato per il loro contributo bioregolatori, allevatori, associazioni di categoria e ogni realtà interessata dal problema: la PSA, infatti, può essere battuta solo attraverso una squadra che agisce in maniera coordinata e armonizzata e che condivide la road map che si sta portando avanti».
Insieme alla presidente Patelli, nell’incontro di ieri, anche il dirigente della Polizia Locale della Provincia Davide Marenghi e l’ispettore della Polizia Locale della Provincia Matteo Re. In parallelo alle principali novità dell’Ordinanza n. 5/2024, Marenghi e Re hanno aggiornato i componenti della Cabina di regia sulla corposa documentazione relativa al territorio: in miglioramento l’evoluzione in corso rispetto alla classificazione dei Comuni della provincia, dato che nove Comuni sono passati da ZR (Zona di Restrizione) III a ZR II. Prosegue inoltre – sostenuta anche dall’apporto di cani senza abilitazione ENCI (ora “requisito consigliato ma non obbligatorio”) – l’attività di depopolamento attraverso i piani di controllo nel territorio piacentino: da inizio anno e fino al 9 dicembre scorso sono stati svolti 931 interventi, con l’impiego di 5.212 bioregolatori volontari, che hanno fatto salire il numero dei capi abbattuti a 457 (più altri 15 nell’ultima settimana).
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