Garantire gli indennizzi per i danni diretti e indiretti agli allevamenti colpiti dalla peste suina africana e la sospensione immediata del pagamento delle rate dei mutui. Sono le richieste avanzate dalla Coldiretti nel corso del secondo incontro, dopo quello di circa un mese fa, con il Commissario Straordinario per la Psa Giovanni Filippini, alla presenza del Presidente nazionale Ettore Prandini e del Segretario Generale Vincenzo Gesmundo, che hanno sottolineato come “questi ristori siano necessari anche per non abbattere la speranza degli allevatori” e debbano andare a rinforzare l’intervento del dl omnibus prevedendo un incremento di risorse.
Tantissimi imprenditori, tra cui i suinicoltori piacentini associati a Coldiretti insieme al direttore Roberto Gallizioli, a Luca Piacenza responsabile Area Tecnica e ad Adriano Fortinelli referente dei danni causati dalla fauna selvatica, si sono collegati in modalità web per esprimere al Commissario tutte le loro preoccupazioni per una situazione “di grave crisi per l’intero settore”. A farsi portavoce delle esigenze degli allevatori piacentini è stato il suinicoltore Andrea Minardi, che con un intervento ha evidenziato il peso dei danni indiretti da non trascurare nei ristori, l’importanza della sospensione delle rate dei mutui e ha anche fotografato le gravi speculazioni in corso.
L’appuntamento è stato fissato per fare il punto della situazione su un’emergenza che sta mettendo a rischio un intero settore che vale oltre 20 miliardi di euro e la sopravvivenza di alcune delle eccellenze norcine più note dell’agroalimentare Made in Italy.
Coldiretti è tornata a sollecitare l’erogazione immediata dei risarcimenti per i danni causati dalla peste suina, con l’abbattimento di decine di migliaia di animali e le restrizioni alla movimentazione che hanno di fatto paralizzato la normale attività aziendale. Oltre a quelli diretti, legati alla perdita dei capi, occorre includere anche quelli indiretti, con gli allevamenti costretti ad interrompere completamente tutte le attività, comprese quelle di ripopolamento e occorre frenare le speculazioni sui prezzi, che si stanno registrando nelle zone di restrizione.
Essenziale anche la sospensione del pagamento delle rate dei mutui delle imprese colpite e proprio in tale ottica Coldiretti scriverà una lettera all’Abi, l’Associazione bancaria italiana, per sollecitare un intervento.
Nel corso dell’incontro il Commissario Filippini ha illustrato la situazione attuale, che vede 29 focolai attivi (20 in Lombardia, 8 in Piemonte e 1 che si era verificato in Emilia Romagna, nel Piacentino), e il nuovo piano di azione condiviso e approvato con la Commissione europea che prevede 4 macroazioni: prelevamento, depopolamento cinghiali, sorveglianza e biosicurezza allevamenti, oggetto di una apposita ordinanza.
L’obiettivo è il controllo e il confinamento del virus nelle zone di restrizione.
Ad amareggiarci resta anche il fatto – conclude il direttore Gallizioli – che troppo a lungo si è sottovalutata una situazione che Coldiretti ha denunciato già anni fa, consentendo la proliferazione incontrollata dei cinghiali, che rappresentano il primo vettore di diffusione della Psa.
Oggi il rischio è che le aziende che insistono nelle aree di restrizione, quasi tutte nel Piacentino dove solo un comune, Castelvetro, è in zona indenne, perdano, a fronte di una situazione così problematica, la speranza e decidano di abbandonare le loro attività, fondamentali per il futuro delle nostre eccellenze. Questo significherebbe un impoverimento per tutto il territorio.
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