Peste suina africana le problematiche dell’allarme. L’incontro promosso dalla Lega di Piacenza si è svolto presso la sede di via Vaciago 12 alla presenza di Matteo Rancan Segretario della Lega Emilia e Capogruppo in Regione, dell’On.Francesco Bruzzone Deputato Lega per Salvini Premier e di Giampaolo Maloberti Consigliere Provinciale Lega per Salvini Premier.
“La conferenza stampa di oggi ci ha messo in condizione di richiamare l’attenzione su un tema che in tanti magari ancora non conoscono – anticipa Matteo Rancan Segretario Regionale della Lega Emilia e Capogruppo in Regione – esiste la peste suina africana, è presente nei territori intorno alla nostra Regione da qualche tempo recentemente però è rilevata in alcuni capi contagiati e contagiosi anche nella nostra provincia e in quelle vicine”.
“Noi ci stiamo ponendo il problema perchè il nostro territorio è ricco di aziende – spiega Rancan – come ad esempio i salumifici ma anche quello che rappresenta un problema per i maiali, la peste suina che deve essere assolutamente tenuta sotto controllo, perchè potrebbe intaccare le specie a rischio”.
“La prima cosa da fare è rilevare il problema azione che molte istituzioni non hanno fatto – ancora Rancan – se pensiamo alla nostra Regione, è fortemente in ritardo sulla lotta alla peste suina africana, questo perché alcune misure a tutela che potevano essere applicate immediatamente non sono attivate come ad esempio l’innalzamente delle recinzioni”.
“Per combattere la peste suina africana dobbiamo fare una cosa assolutamente importante – sottolinea Rancan – dobbiamo prima uscire dalla solita ideologia di sinistra per cui abbattere dei cinghiali è sempre un problema. Dobbiamo velocemente procedere ad abbattimenti mirati, studiati non a caso, abbattimenti che siano funzionali alla tutela del territorio per salvaguardare quello che è il nostro tessuto imprenditoriale, sociale, gastronomico”.
“Quello che abbiamo sottolineato nell’incontro di oggi che è necessario procedere agli abbattimenti tenendo conto che il problema esiste ed è stato preso in considerazione da qualche istituzione in ritardo, inoltre servono azioni importanti come gli abbattimenti per non rischiare di compromettere ulteriormente il nostro territorio”.
“Nei giorni scorsi è stato chiesto l’intervento dei droni dell’esercito – indica Rancan – un’attività utile a mappare gli spostamenti dei capi e fare una verifica della situazione, l’intervento dei droni serve a supportare l’azione di controllo che è stata attivata e che deve essere completata il prima possibile, crediamo fermamente che i droni saranno utili anche per coloro che poi saranno chiamati a procedere agli abbattimenti che saranno fondamentali”.
“Abbiamo subito chiamato in causa la Regione davanti a questo problema – racconta Matteo Rancan – su cui l’ente aveva inizialmente nicchiato, di presentare istanze nelle sedi più opportune, continueremo a sostenere le procedure di abbattimento che siano significative e in maniera strutturata. Su questo argomento però la Regione per una questione ideologica sembra voler fare marcia indietro ma non c’è più tempo da perdere”.
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