“In occasione del consiglio comunale dello scorso 26 settembre, la maggioranza di centrosinistra, su indicazione del sindaco Tarasconi, ha votato no al mio ordine del giorno relativo all’area ex Pertite, in cui si chiedeva all’amministrazione di attivarsi con il Ministero della Difesa per verificare la concreta possibilità di una consegna – se del caso anche parziale – del compendio, in attesa di un perfezionamento del passaggio di proprietà dell’area al Comune stesso”. Così inizia la nota di Gloria Zanardi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia.
Come rappresentato in discussione, il mio ordine del giorno era finalizzato a tenere alta l’attenzione su una pratica così importante, auspicando che fosse l’occasione per ribadire la volontà unanime di fare il possibile per restituire alla città l’area destinandola a parco, così come deliberato dal consiglio comunale ad aprile del 2017 e manifestato dai piacentini con la grande partecipazione al referendum del 2010.
Tuttavia l’amministrazione ha imputato ad altri le responsabilità, con la nota tecnica dello “scaricabarile”, affermando di avere inviato numerosissime comunicazioni al Ministero per procedere in tale senso, sia prima che dopo la commissione 2 di maggio – in cui i consiglieri avevano votato favorevolmente ad un ordine del giorno per promuovere la costituzione di un tavolo di lavoro con gli enti interessati – comunicazioni che, a suo dire, erano rimaste prive di riscontro.
Orbene, da un accesso agli atti – in cui è stata richiesta tutta la corrispondenza con Demanio e Ministero sulla pratica dal 2022 ad oggi – al contrario, è emerso che, dopo l’incontro del novembre 2023 tra il sindaco e il ministro Crosetto, organizzato grazie anche all’interessamento degli onorevoli Paola De Micheli e Tommaso Foti, non vi siano state ulteriori comunicazioni se non una, vale a dire quella sollecitata proprio dalla commissione 2.
Dunque, pare che, in assenza di esortazioni politiche – quasi esclusivamente provenienti dalla minoranza – l’amministrazione resti ferma sulla pratica e non proceda.
Che la Pertite non fosse tra le priorità del sindaco era già noto, visto che lo aveva dichiarato lei stessa nel gennaio 2023, tuttavia sarebbe più onesto confermare questo disinteresse piuttosto che celarsi dietro ad argomentazioni che lasciano il tempo che trovano.
Sicuramente il Ministero avrà tempi dilatati, e tutti ne sono consapevoli, ma certo è che se non ci si attiva adeguatamente, quando si dovrebbe avere l’interesse primario, non si può pretendere che lo facciano altri, soprattutto quando su altre pratiche, non meno ferraginose, ci si dedica, o meglio, ci si impunta con determinazione.
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