Pertite, bonifica necessaria?Arpae: “Indagini troppo superficiali”. Foti (FdI) interroga il ministero

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“A distanza di tanto tempo non si sa ancora se l’area dell’ex Pertite deve essere o meno sottoposta a bonifica”. E’ il commento di Tommaso Foti, deputato di Fratelli d’Italia, che fa seguito al parere reso al Comune di Piacenza da Arpae.

L’agenzia regionale di vigilanza sull’inquinamento ambientale, infatti, ha impugnato gli esiti degli accertamenti effettuati dal Ministero della Difesa; e ha evidenziato diversi sforamenti dei limiti imposti dalla vigente legge nel caso di utilizzo a verde pubblico dell’area in questione. Non solo, ma il parlamentare piacentino evidenzia al ministro della difesa il parere tranchant di Arpae, riassunto con poche ma significative parole;

“Si ritiene che l’indagine sul suolo superficiale non risulti sufficiente”.

Foti ha rivolto una nuova interrogazione al Ministero della Difesa, dopo quella presentata nel mese di marzo 2018. “La situazione dell’ex Pertite appare surreale; l’area è stata prima oggetto di inchieste a causa del rinvenimento di rifiuti speciali; poi valutata oggetto di onerosi obblighi di bonifica, successivamente ritenuti non più necessari; oggi – infine – non si riesce ad avere notizie certe sullo stato in cui versa sotto il profilo ambientale”.

Una situazione che rende difficile l’uso dell’area

Per Foti “la situazione rappresentata rende sempre più difficile l’utilizzo di una vastissima area posta nel comune di Piacenza. Gli abitanti ed il consiglio comunale della città – rimarca – si sono espressi in modo inequivocabile riguardo alla destinazione dell’ex Pertite a parco urbano. Prima di poter pervenire a questo risultato occorrono ancora numerosi e complessi passaggi amministrativi; quali ad esempio lo spostamento della pista di prova dei carri armati ad un nuovo sito, nonché il passaggio di proprietà dell’area al Comune.

Se nemmeno si riesce a definire se l’area sia da intendersi inquinata o meno – chiosa Foti – la realizzazione del parco dell’ex Pertite pare essere destinata all’anno del mai”.

“Il Ministro Trenta – è l’accorato appello del deputato di Fratelli d’Italia – si faccia carico di tutte le iniziative necessarie volte a definire in modo inequivocabile il da farsi sull’area: sarebbe il primo ed indispensabile passo per uscire da uno stallo non più tollerabile”

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