Pergolettese-Triestina, indagine chiusa. Chiesto il deferimento per gli alabardati e il Piacenza

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L’indagine della Procura federale su quanto successo nei giorni della vigilia di Pergolettese-Triestina si è conclusa. La Procura ha comunicato che proporrà il deferimento dei club interessati e dei tesserati coinvolti. I club sono la Triestina e il Piacenza, mentre i tesserati sono un dirigente Triestina e un giocatore del Piacenza.

Secondo la Procura i comportamenti tenuti dai tesserati di Triestina e Piacenza configurerebbero la violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità di cui all’art. 4 comma 2 del codice di giustizia sportiva. Insomma la Procura fa riferimento a una violazione non ascrivibile all’illecito sportivo (art. 30 del Codice), ben più pesante come capo d’accusa.

La risposta degli accusati

Le società e gli interessati avranno 15 giorni per poter presentare memorie e chiedere di essere sentiti. Scadute le due settimane, la Procura procederà verso l’udienza al Tribunale federale. La società alabardata si dice pronta ad affrontare la questione forte “della sua estraneità” e ha dato mandato al suo studio legale di allestire la difesa. Potrà anche scegliere se optare per un patteggiamento prima dell’udienza oppure se affrontare il giudizio di primo grado che può essere anche di assoluzione.

Le sanzioni

L’istruttoria infatti esclude l’illecito sportivo, ovvero “il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione”. Le sanzioni correlate all’art. 4 sono: ammonizione, diffida, ammenda e come sanzione più pesante la penalizzazione di uno o più punti.

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