Il commento su questa terza vittoria consecutiva della Bakery Piacenza è tanto semplice quanto preoccupante (per le avversarie). Se i biancorossi vincono anche le partite dove per 20 minuti giocano male e con poco ritmo, allora questo mini-girone B2 ha già scritta la propria fine. La Bakery vince d’autorità anche a Pavia giocando bene solo il terzo periodo che vince per 6-18, sfrutta un imbarazzante 22% dal campo dei locali e rimane in testa alla classifica. Il 23 dicembre ci sarà l’ultimo impegno di questo 2020 contro l’altra capolista Vigevano: la prima sfida importante.
Quintetti
Pavia: Piazza, Donadoni, Toure, Nasello, Rossi. All: Baldiraghi
Bakery: Pedroni, Vico, Planezio, De Zardo, Sacchettini. All. Campanella
La partita
L’inizio è di quelli che dimenticheresti volentieri: 1/8 totale nei primi 3 minuti e punteggio che si sintonizza sul 2-2. Vico si mette al lavoro molto presto, e dal suo pick and roll con Sacchettini (ex di turno) nascono le prime note liete: 5-10 Bakery. Una manciata di minuti dopo la radio del PalaRavizza rimane su sequenze di basso profilo: 20 rimbalzi totali di cui 10 offensivi, per una pioggia di errori che porta al 7-12 firmato da Czumbel. Poi una mini svolta: Campanella sfodera la zona-press già mostrata nelle prime uscite, Pavia rivede i fantasmi nel tiro pesante e Planezio passa a riscuotere il massimo vantaggio (7-14). Inizia a circolare bene la palla in casa Bakery e De Zardo dispensa un cioccolatino per il suo capitano, ma in chiusura Donadoni si iscrive alla partita e riporta i suoi a -6.
Baldiraghi abbassa il quintetto con Dessì e quattro esterni; vuole più intensità ed esecuzioni più veloci. Inizialmente la scelta paga a targhe alterne, ma non è che la Bakery faccia poi tanto meglio: primi tre minuti, un punto complessivo (12-19). La Riso Scotti rende difficile il mio commento, giocando una pallacanestro da 17% dal campo e una difesa abbastanza porosa, i biancorossi lo capiscono ed iniziano le grandi manovre. Al 15’, Planezio e Sacchettini timbrano il +12. Pavia ha bisogno di risposte, e per trovarle chiama Nasello che canta e porta la croce per il nuovo -8 che vale molto di più dei tre possessi che rappresenta. Il finale è la foto di tutti i primi 20’: palle perse, errori e un canestro di Donadoni che porta ad 8 il divario tra le due formazioni.
Secondo tempo
Sacchettini, Toure e Planezio aprono le danze nella ripresa per un 27-37 che continua ad essere tanto brutto quanto sporco. Big Marco P. è nettamente “in the zone” come direbbero gli americani, e dalla sua doppia cifra (11, prima in casa Bakery) nasce un altro +12 a tabellone. Sul 27-39 del 25’ gli esteti del basket hanno già cambiato canale da un po’, ma Sebastian Vico decide di premiare coloro che sono rimasti e con una scarica che azzittisce tutta Pavia scava un altro mega parziale e mette i suoi a +18 (29-47). Il finale è un punto esclamativo scritto e segnato da capitan Birindelli: +20, massimo vantaggio.
Negli ultimi dieci minuti la Bakery ha un solo compito: non alzare le mani dal volante. Una squadra inesperta lo farebbe, ma i biancorossi no. Planezio e Birindelli mettono il +25, e poco dopo l’ex Cesena mette la seconda bomba di serata per il +28 che dice “game, set and match”. Donadoni e Rossi hanno un sussulto, ma è l’ultimo respiro prima di abbandonare la gara. Il finale recita 39-67.
Riso Scotti Pavia 39 – 67 Bakery Piacenza (12-18; 23-31; 29-49)
Pavia: Barberi, Toure 2, Nasello 19, D’Alessandro, Cremaschi, Fabi, Dessì, Rossi 4, Ciocca NE, Donadoni 7, Piazza 7, Botteri NE
Piacenza: De Zardo 9, Guerra, El Agbani, Udom, Pedroni 10, Perin NE, Vico 10, Sacchettini 10, Planezio17, Birindelli 7, Czumebl 4
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