Un “Patto di corresponsabilità” tra il Comune di Piacenza, le scuole secondarie di secondo grado e gli enti di formazione professionale aventi sede in città: si è portato a compimento giovedì 28 novembre, con la firma ufficiale in Municipio.
Il progetto, un percorso condiviso – spiega l’Assessore Francesco Brianzi – sancisce l’impegno per la tutela del benessere socio-psicologico degli studenti e la prevenzione di situazioni di disagio giovanile. E’ importante questo contributo per non lasciare indietro nessuno, dando la possibilità ai ragazzi di avere dei contesti protetti nelle scuole dove fornire un primo ascolto. L’iniziativa coinvolge tante professionalità, perchè le modalità di ascolto dei giovani sono diverse.
A rappresentare l’Amministrazione, accanto al dirigente dei Servizi Educativi Luigi Squeri che ha siglato l’intesa per l’ente, gli assessori Francesco Brianzi, Nicoletta Corvi e Mario Dadati che, per le rispettive deleghe di competenza, hanno seguito direttamente il progetto.
La sottoscrizione del Patto ha coinvolto i licei Colombini, Gioia e Respighi, gli istituti Marconi-Da Vinci, Romagnosi-Casali, Raineri-Marcora, Tramello-Cassinari, il liceo San Benedetto e l’istituto Marconi in quanto scuole paritarie, nonché le sedi cittadine di Enaip, Tutor, Cna Formazione, Ial e Fondazione Endo-Fap.
L’accordo formalizza il sostegno del Comune alle azioni di prevenzione, ascolto, accompagnamento ed eventuale presa in carico di preadolescenti e adolescenti che vivono situazioni di fragilità o siano a rischio di ritiro sociale e abbandono scolastico. In particolare, viene riconosciuto alle realtà firmatarie un contributo economico per ogni anno scolastico, a supporto e parziale copertura delle spese per l’attivazione e la gestione degli spazi di ascolto, in misura proporzionale sia al numero complessivo degli studenti iscritti, sia dei residenti a Piacenza per quanto riguarda le scuole secondarie di secondo grado, mentre per gli enti di formazione professionale sarà dirimente il numero dei percorsi biennali di istruzione avviati. Per il 2024-2025, sono già stati messi complessivamente a bilancio 50 mila euro destinati alle scuole e 10 mila euro per gli istituti di formazione professionale.
Garantirà inoltre un accompagnamento alle attività svolte e la promozione di un coordinamento come occasione di confronto, riflessione collettiva e reciproco arricchimento, che trovi nella programmazione di rete – declinata in tre incontri operativi per ogni anno scolastico – un valore aggiunto, il rafforzamento delle iniziative messe in campo e l’individuazione, ad esempio, di bisogni formativi comuni.
Si impegnano a loro volta, pur nell’autonomia organizzativa di ciascun istituto, ad assicurare la presenza continuativa di personale qualificato per il buon funzionamento degli spazi di ascolto e la risposta tempestiva alle richieste di supporto avanzate da ragazzi, famiglie e insegnanti, destinando esclusivamente a tale scopo i contributi economici ricevuti. Viene loro richiesta, inoltre, non solo una rendicontazione delle spese ma, elemento di cui è stata sottolineata l’importanza sia da parte dei dirigenti che degli amministratori comunali, una relazione sull’attività degli sportelli che, mettendo in evidenza il numero degli utenti e le diverse problematiche emerse, possa costituire la base per una pianificazione puntuale di iniziative e progetti che diano risposta a tutte le sfaccettature del disagio e delle fragilità dei giovani.
Il Patto ha durata triennale, eventualmente prorogabile per ulteriori dodici mesi.
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