È dedicato ai 400 anni della Congregazione della Missione fondata da San Vincenzo de’ Paoli l’Annuario diocesano 2025.
Piacenza ne conosce l’opera grazie al cardinal Giulio Alberoni che volle i Missionari del Santo guascone a guidare la formazione del clero nel Collegio da lui fondato nel 1732 nella città che gli aveva dato i natali.
Dal primo anno scolastico nel 1751 si sono succedute 139 camerate con in tutto 2196 studenti; di questi, 351 appartenenti ai Preti della Missione. La presenza dei sacerdoti Vincenziani si è espressa anche nell’animazione di Missioni al popolo nelle parrocchie, ben 872 da allora. Da alcuni decenni la struttura ha assunto una dimensione internazionale. Dal 2000 a oggi, ad esempio, gli studenti hanno raggiunto quota 286; di questi 107 sono stranieri e 72 italiani (34 i piacentini). Attualmente i seminaristi sono 26.
“All’interno di questa vita, che è una vita in movimento perché non è una realtà statica, l’occasione della visita pastorale sta anche ponendo la questione di come sostenere le realtà più piccole“, commenta il vescovo Adriano Cevolotto.
“Abbiamo parrocchie molto piccole dal punto di vista numerico, quindi vuol dire anche con la difficoltà ordinariamente di garantire delle celebrazioni o una vita comunitaria e di fede e quindi è necessario che ci sia un sostegno tra di loro oppure che vengano sostenute da alcune parrocchie magari un po’ più numericamente più consistenti. C’è poi una questione anche da un punto di vista economico di poter garantire le condizioni, le risorse per mantenere un po’ tutto un patrimonio che come sappiamo il tempo minaccia. Proprio perché sono necessari gli interventi, sono necessarie a volte anche delle scelte di alienazione per poter mantenere il tutto. Quindi la visita pastorale ha anche questo obiettivo di maturare insieme con le comunità e con quali scelte fare proprio in ordine a garantire una prospettiva a tutte le realtà“.
L’Annuario – lo si può acquistare alla Libreria Berti di via Legnano a Piacenza – offre una panoramica sulle persone e le strutture della diocesi, dalla Curia vescovile ai sette Vicariati, dalle Comunità pastorali alle parrocchie, dai sacerdoti ai diaconi permanenti, dai religiosi al mondo delle associazioni e movimenti ecclesiali.
L’iniziativa editoriale è stata resa possibile grazie al sostegno di diverse aziende ed enti e in particolare della Banca di Piacenza. Edito dal settimanale Il Nuovo Giornale, è stato pubblicato come supplemento dell’edizione del 19 dicembre scorso (il costo è di 8,00 euro: 6,50 + 1,50 prezzo del giornale).
La pubblicazione è stata presentata nel corso di una conferenza stampa in cui sono intervenuti il vescovo mons. Adriano Cevolotto, il dott. Giuseppe Nenna, presidente della Banca di Piacenza, don Mario Poggi, cancelliere vescovile, il dott. Giorgio Braghieri, presidente dell’Opera Pia Alberoni, padre Nicola Albanesi, superiore del Collegio Alberoni, e il dott. Pietro Scottini, direttore degli Archivi storici diocesani.
Alla fine del 2024 la diocesi contava 164 sacerdoti diocesani, 38 Comunità pastorali e 418 parrocchie. Sette sono le comunità religiose maschili e sedici quelle femminili.
Il presbiterio piacentino annovera, oltre al vescovo mons. Adriano Cevolotto, anche il vescovo emerito mons. Gianni Ambrosio. Tra i sacerdoti, il più giovane – don Omar Bonini – ha 30 anni e i più anziani – don Olimpio Bongiorni e don Silvio Anelli – 103. L’età media dei preti è di 70,3 anni. A supporto del clero locale ci sono 17 sacerdoti provenienti da altre diocesi e otto sacerdoti religiosi con incarichi di cura d’anime. La diocesi vede anche la presenza di 55 diaconi permanenti con una età media di 72,3 anni; i due più giovani – Matteo dell’Orto e Danilo Rossi – hanno 49 anni, mentre il più anziano, Antonio Artusi, ne ha 93.
Nell’Annuario padre Albanesi, rettore dell’Istituto di via Emilia Parmense, ha firmato l’articolo di apertura dedicato ad illustrare il carisma e la storia della Congregazione di San Vincenzo de’ Paoli (1581-1660). Il dott. Pietro Scottini, direttore degli Archivi storici diocesani, è l’autore de “1925. L’anno della beatificazione del vescovo Gianelli”, in cui ripercorre alcuni avvenimenti che caratterizzarono quell’anno. Sul tema del Giubileo con l’articolo “I segni dei pellegrini nella Cattedrale di Piacenza” interviene invece il prof. Tiziano Fermi, direttore dell’Archivio e della Biblioteca capitolare della Cattedrale.
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