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Il Palio delle Contrade, la grande festa di Bobbio: storica vittoria per porta Alcarina – FOTOGALLERY e VIDEO

Una donna, la si può definire anziana senza timore di offenderla, siede con in braccio una bimba di cinque o sei anni. Indossano la stessa t-shirt: stesso colore, stesso logo e stessa scritta. Se qualcuno dovesse chiedere: “Cos’è il Palio delle Contrade di Bobbio?”, basterebbe mostragli quella nonna con la nipotina sulle gambe e la t-shirt della contrada di appartenenza.

La contrada

La Contrada è qualcosa che scorre nel sangue dei bobbiesi, una tradizione forte e fiera da tramandare di generazione in generazione, una tradizione che appassiona e che scalda gli animi. Per inciso, quella nonna e la sua nipotina erano sedute proprio per assistere a una delle sette sfide che costituiscono il Palio delle Contrade. Sette sfide tesissime, che coinvolgono giovani e meno giovani del borgo.

Vince Porta Alcarina

Sette sfide, dal lancio dell’uovo al tiro con l’arco, dalla grande abbuffata allo spettacolare palo della cuccagna. Sette sfide accompagnate dai cori dei compagni di squadra, da divertenti sfottò, da canti da stadio. Bobbio si colora e riempie le proprie piazze, e così è stato anche oggi, domenica 30 giugno. Ad aggiudicarsi l’edizione 2024 è stata la contrada Porta Alcarina, in grado di avere la meglio sulle avversarie, Porta Frangula, Porta Legleria, Porta Agazza, Porta Nova.

Nota importante: per Porta Alcarina è la prima vittoria nella storia del palio. Una giornata storica, dunque, per la squadra azzurra (almeno una squadra azzurra di cui andare fieri, verrebbe da dire con disappunto calcistico, ma chiudiamola qui). I ragazzi di Porta Alcarina hanno chiuso con 25 punti, 23 punti per Porta Nova, 21 per Legleria, 19 per Porta Agazza, 15 punti per Frangula. Un verdetto che costringe Porta Agazza, campioni in carica, a cedere dunque il testimone e anche il labaro del vincitore.

E’ solo un gioco…o forse no?

Punti, classifiche, statistiche. A dire il vero, se chiedete ai partecipanti vi risponderanno: “Ma sì, alla fine è solo un gioco”, ma non fidatevi. Dicono così ma poi in campo si sfidano col coltello tra i denti, discutono, si arrabbiano, gioiscono come una squadra di serie A e restano delusi se le cose vanno male. Perché il Palio delle Contrade di Bobbio non è solo un gioco. E’ un gioco che si deve vincere. E si deve vincere perché è una tradizione importante: vincere il Palio significa tanto. Tantissimo. Altra cosa che vi sentirete dire è: “Alla fine siamo tutti amici e al termine del Palio facciamo festa tutti insieme”. E questo invece è assolutamente vero. Il Palio è qualcosa che si deve vincere, ma non diventerà mai più importante dell’amicizia, per un semplice motivo: il Palio è amicizia. E’ qualcosa che nei decenni ha saldato i legami, unito generazioni, è qualcosa che contribuisce a rendere bobbiese un bobbiese.

Una giornata iniziata alle 15 e terminata alle 22, accompagnata dall’animazione di Radio Sound, per poi lasciare spazio alla grande cena collettiva in piazza Duomo e poi alla festa. Divertimento mai sopra le righe, rispetto, rabbia agonistica sono gli ingredienti di questo evento speciale.

Evento speciale reso possibile dagli sforzi organizzativi della Pro Loco “Quelli che pontano” che ogni anno, insieme alle contrade stesse, lavorano sodo per allestire il tutto: “Iniziamo a lavorare a dicembre”, spiegano. Se pensate che il Palio è a fine giugno, fate voi i conti. Ma alla base di tutto c’è la passione, l’amore per il proprio territorio, la consapevolezza che la tradizione è il collante più forte per una comunità.

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