Il dpcm non risparmia la musica. Annullato l’evento “Orchestre piacentine in concerto” in programma al Teatro President. Il prossimo appuntamento sarebbe stato venerdì 30 ottobre con Marianna Lanteri.
“Non è un bel periodo, eravamo molto entusiasti per la serata del 30 ottobre al President, una delle poche serate che siamo riusciti ad organizzare in questo periodo anche perché dal 22 di febbraio siamo riusciti a fare solo 2 concerti.”
L’evento prevedeva 5 date, ma è stato possibile realizzarne solo una, quella del 23 ottobre con Matteo Bensi. Tutti eventi che dopo l’ultimo DPCM non potranno avere luogo.
“Il decreto è stato approvato fino al 24 novembre, come ne ho parlato con Fausto Frontini, da quel giorno si cercherà di organizzarle, se non daranno ulteriori restrizioni. Le serate in teatro sono serate assolutamente in sicurezza, c’è sempre stato il distanziamento, e i posti erano già stati organizzati.”
Tutto il mondo dello spettacolo è in seria difficoltà. Siamo tutti d’accordo che davanti ad un aumento del numero dei contagi bisogna trovare delle soluzioni, ma diciamo che sembra strano che in 8 mesi non siano stati capaci di trovare delle soluzioni per contrastare questa seconda ondata.”
Decreto ristori in aiuto, si spera! Si spera perché ci sono più di 500 mila persone che lavorano nel mondo dello spettacolo e dal 22 di febbraio tanti di questi non hanno neanche preso degli ammortizzatori sociali e ne conosciamo tantissime di categorie che stanno ancora aspettando questi ammortizzatori.
Non sono scesa in piazza alla manifestazione. So che c’è stata. Ci eravamo adattati per poterci esibire anche nei ristoranti, ma con la loro chiusura alle ore 18 ci è stata tolta l’ultima possibilità di poterci esibire.
Una sorta di lockdown travestito. Dalla metà di giugno c’è stata una falsa ripartenza e abbiamo cercato di adattarci alle serate ma alla fine mancavano i nostri circuiti abituali di lavoro: le sagre, le fiere, i festival, altri eventi associativi, che sono tutti mancati questa estate.
Stanno mandando un messaggio di propaganda sbagliato verso il mondo dello spettacolo. Perché proprio all’interno del mondo dello spettacolo è stato il posto con meno contagi alla fine dei conti.
Come si fa a dire che in una categoria ci siano più probabilità di contagi che in un’altra? Potremmo parlare allora dei mezzi pubblici, dei supermercati, di tutti quei posti che sono aperti e in attività che creano comunque assembramento.
Un’ultima considerazione. Se siamo in emergenza, non serve chiudere solo alcuni settori e altri invece lasciarli aperti. Non servirà. La gente non va chiusa in casa, perché magari quando esce si comporta in maniera peggiore di prima. Secondo il mio parere, invece, la gente andrebbe responsabilizzata ed educata, in maniera che sia consapevole.
Spero veramente che cambino le cose, o che comunque migliori la situazione!
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